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Alex Luneau: "Alle WSOP ho vinto $150.000, ma li ho persi tutti al cash game"

Nel mondo del poker c'è una frase che si sente spesso pronunciare ai margini di un torneo live e che è presto diventata un tormentone: "Sono stato eliminato, ma ho vinto bene al cash game". Questa affermazione, spesso non supportata da prove, è anche diventata un goffo tentativo da parte di molti professionisti di non ammettere che una trasferta si sia conclusa in negativo (circostanza che in realtà, almeno ogni tanto, è inevitabile per chiunque).

C'è un professionista da cui sicuramente non la sentiremo pronunciare (a meno che non sia la verità, si intende) ed è Alex Luneau. Il forte giocatore francese non si è mai tirato indietro quando c'era da dare giudizi pesanti sui colleghi, ma gli va riconosciuto che parla con la stessa schiettezza anche di se stesso e dei suoi risultati. Nel corso del podcast di Joe Ingram ha infatti detto senza alcun problema di non aver tirato fuori un dollaro per iscriversi ai tornei delle WSOP e soprattutto di aver perso una cifra importante ai tavoli di cash game high stakes di Las Vegas.

"Sì, sono sponsorizzato da Winamax, ma ci gioco pochissimo, solo quando gioco in Francia", ha dichiarato "Alexonmoon". "In realtà gioco quasi tutti i giorni su Pokerstars, tutto quello che c'è. Posso fare un po' quello che voglio, nonostante il contratto".

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L'ultima tappa della sua carriera è stata Las Vegas, che ha interrotto il suo grinding online: "Alle WSOP 2016 ho fatto due tavoli finali e 5 ITM. Grazie al fatto che Winamax mi ha pagato i buy-in ho chiuso a +$150.000". In base alle sue dichiarazioni (non molto comprensibili a causa della mancanza di un microfono performante e di un accento francese che ha messo in difficoltà lo stesso Ingram), Winamax gli avrebbe pagato tutti i buy-in dei tornei che ha giocato. Una fortuna non da poco al giorno d'oggi, che fa capire quanto la poker room transalpina sia intenzionata a puntare forte sull'immagine dello specialista del Deuce-to-Seven.

$150.000 sarebbero un discreto bottino anche per un top player come lui, peccato che di questi soldi vinti nei tornei del Rio non sia riuscito a trattenere neanche un centesimo: "Non pagando i buy-in, per me c'è grande valore nel giocare le WSOP. Quest'anno, però, la trasferta di Las Vegas non è andata molto bene. Sono andato a giocare il cash game alla Bobby's Room e ho deciso di portare tutti i soldi al tavolo, tutto quello che avevo vinto. C'erano tutti i reg dell'online, Mikael Thuritz, "CrazyElior", "Sauce234", Ivey. C'era anche qualche amatoriale ogni tanto, la partita non era così male. Ho giocato per tre giorni, otto ore al giorno, e alla fine ho perso tutti i $150.000".

Per Alex Luneau vincere e perdere $150.000 nel giro di pochi giorni non è comunque un dramma. Il francese è abituato a ben altri swing, come ha spiegato.

"Il più grande downswing? 2.5 milioni di dollari nel 2014. Ho giocato contro un tedesco in heads-up al 2-7. Ho perso per tre giorni di fila, senza mai vincere. Non è andata bene, ma avevo il bankroll per reggere. Anche con quella perdita ero comunque in profitto per l'anno, perché all'epoca il $2.000-$4.000 aveva sempre action. Per dire, nel 2008 ho perso il 70% del mio bankroll al $2-$4 ed è stato molto più difficile mentalmente. Avevo solo $20.000 ed ero preoccupato. Perdere 2.5 milioni nel 2014 non era niente di che considerando quanto era grande il mio bankroll in quel momento. È tutta una questione di prospettiva".

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Alex Luneau ha tutte le statistiche bloccate sui siti di tracking come Highstakesdb.com, pertanto non sappiamo precisamente quanto ha vinto. Tuttavia, possiamo dire senza dubbio che si tratta di milioni di dollari, come si evince, tra le altre cose, da questa dichiarazione: "Il più grande upswing? In un mese ho vinto 2 milioni quando stavo shottando. Anche in un'altra occasione ho vinto un milione in un mese dopo il Black Friday. Dopo che mi hanno congelato il conto perché avevo giocato su Pokerstars.com da Las Vegas, avevo solo $70.000 a disposizione. Da lì sono salito a più di un milione in poco tempo".

Nonostante parli con leggerezza di questi swing, ci tiene a precisare che questo aspetto del poker non gli piace per nulla: "Non è facile, non sono il migliore a gestire i momenti difficili ma me la cavo. Ancora oggi preferisco vendere quote perché, pur cedendo parte del mio EV, evito di perdere mezzo milione in qualche stupida partita high stakes. Non sono un gambler, non mi piacciono gli swing. Non ho mai giocato al casinò, il poker è solo competizione e soldi. La mia spesa più folle? La notte che ho vinto mezzo milione ho comprato una bottiglia di vinto da $1.500".

Schiettezza, preparazione tecnica e professionalità: che sia questa la ricetta segreta dell'incredibile successo di Alex Luneau?

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