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Dr.niunnau, mister 50.000 € è un pallanuotista high stakes

Carlo Graziano, qui all'EPT Campione dopo l'uscita in bollaPer il grande pubblico è uno sconosciuto che ha vinto 50mila euro allo SCOOP 8H, ma chi frequenta gli high stakes lo conosce molto bene. In realtà "dr.niunnau" si chiama Carlo Graziano, e da tempo è uno dei migliori giocatori di heads up in circolazione.

29enne di Catania, Carlo ha a lungo imperversato su Ongame con il nickname ilovesyd. Un nickname (ora di fatto abbandonato) che esprimeva il suo grande amore per Sydney e in generale per l'Australia, un amore di cui parleremo diffusamente.

Intanto, partiamo dal successo che lo ha posto al centro dell'attenzione, in un posto dove un "free spirit" riservato come lui non si trova proprio nel suo habitat naturale...

Assopoker: Beh, che dire? Fino a lunedì sera almeno, sarai il miglior vincitore di queste SCOOP 2012. Ma qual'è il tuo rapporto con gli mtt?
Carlo Graziano: pessimo! Ho giocato tornei con costanza per un'annetto mentre ero in Australia principalmente online, 5 giorni la settimana, su tutte le room. Mi svegliavo la mattina alle 4 a.m. (le nostre 20) andando a giocare da uno dei più forti torneisti in circolazione, Brendon Rubie (brendooooor su Full Tilt, ndr) e nonostante qualche suo consiglio e tanta buona volontà non riuscii ad andare oltre il breakeven, un po' per una run pessima, un po' per l'orario...
Non parliamo del live: ho bollato 2 tornei in una settimana all'ANZPT (Australia & New Zealand Poker Tour, ndr), l'high roller da 10k e il main event da 5k con un simpatico scoppio KK<AK. Lì ho deciso che – almeno per un po' - era meglio evitarmi questo stress. Ora gioco giusto qualche evento top ogni tanto.

AP: Mi sembra di capire che il live proprio non lo digerisci...
CG: non sono attratto dai live per il semplice fatto che a casa mi aspetto che il mio oppo prenda una decisione difficile in max 30 secondi, e facile mediamente in 5-6 secondi. Live la gente tanka 3 minuti per pensare al sole, la luna e i segni zodiacali aspettando l'illuminazione! Questo mi da enormemente fastidio. Cioè, capisco che fa parte del gioco, ma non è cosa per me...

AP: A proposito di questo tuo grande amore per l'Australia, da dove nasce?
CG: sin da bambino sono stato attratto da natura, spiagge deserte, animali e vita selvaggia. Poi, durante un viaggio a Londra ebbi la fortuna di conoscere alcuni aussie, e passando il tempo con loro compresi che quello di stile di vita e quel modo di interpretare i rapporti con le persone era ciò che faceva per me (socievoli, spensierati, senza gelosia e pregiudizi, senza peli sulla lingua, selvaggi e festaioli ma nel massimo rispetto del prossimo).

Quindi, un giorno mi arrivò una telefonata di un mio compagno ligure di pallanuoto (Carlo è portiere in serie A2, ndr) e mi disse "perchè non vieni a giocare qui un anno?". Quell'anno si moltiplicò per 3...Ho pure fatto un master da 20mila dollari pur di poter rimanere là, a Sydney ho lasciato tutt'ora il mio cuore e credo che a breve ci tornerò!

Carlo impegnato in porta: gioca a pallanuoto in serie A2AP: Tu fai il portiere di pallanuoto, un ruolo piuttosto nitty direi...Scherzi a parte, da quando lo pratichi? E trovi qualche affinità con il poker?
CG: il portiere è un ruolo dove contano tantissimo lo stato mentale, la concentrazione e capire le intenzioni dell'avversario. Ad esempio, ci sono giocatori che se fanno 2 o piu finte perdono le gambe e tirano spesso alto, mentre il 90% delle volte un giocatore che fa alzo e tiro tirerà basso con tutta le forza, alcuni amano tirare senza guardare quando nn hanno il difensore davanti...insomma devi entrare nella testa dell'avversario, come nel poker. Inoltre il portiere deve essere bravo a capire quale giocatore è in affanno e timoroso e lasciare piu spazio a lui rispetto ad altri.

AP: ok, tornando al poker, quando nasce in te il sacro fuoco?
CG: penso come il 90% di persone dopo aver visto "Rounders", nel 2007 andai subito a giocare il primo evento tv a venezia, arrivando 10° (La notte del poker vinta poi da Max Rosa, ndr).

AP: Da quando puoi dire di essere diventato un pro?
CG: uhm, da quando battevo i sng hu 200+ su Fortune Poker, intorno a 5 anni fa.

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AP: Ed oggi come oggi qual'è il tuo main game? e che "lidi" frequenti?
CG: Gioco principalmente heads up cash game e un pò di 6max cash game, principalmente su ongame con vari nickname. Adesso tengo qualche cosa su PokerStars per avere piu action. Gioco solo NL1000: mai NL600, mai NL2000.

AP: A proposito, dopo la vittoria nello SCOOP hai sattato Dario Minieri per un paio di giorni. Come è andata?
CG: è andata molto bene, non avevo giocato molte mani con lui prima d'ora e ho vinto abbastanza giocando 5 ore in totale, con la piccola convinzione di avere un buon edge su di lui. Poi magari lui stava giocando male per altri motivi ed è molto meglio di quanto a me dimostrato, però per ora mi ha quittato, e chissà se avrò modo di avere l'onore di giocare ancora con lui

AP: Parlando dell'intervista, hai sottolineato che a te l'idea di una sponsorship non interessa affatto. Ma è più perchè sei uno spirito libero o più perchè viste le tue altre attività non potresti onorare gli impegni?
CG: per entrambi i motivi, più per il secondo...Per me lo sport è troppo importante per poterne fare a meno, non è una questione di soldi! Poi sono convinto che se dedicassi tutta la mia vita al poker renderei di meno...bisogna staccare la spina e fare altro. Inoltre, la sponsorship è -EV per un giocatore di cash high stakes.

AP: Come suddividi la tua giornata-tipo, tra allenamenti/partite, poker e svaghi?
CG:
in inverno sveglia alle 10:30 circa...colazione, forum, review stats, hands, cazzeggio and so on. Dalle 13 alle 16 allenamento, poi si pranza e grinding fino alle 24. Ovviamente se ho altro da fare (uscire, impegni di altro tipo) gioco di meno. Sabato ho la partita e non si gioca a poker, domenica relax.

In estate invece gioco la mattina fino alle 15, poi mare e la sera esco quasi sempre. In Australia era il top: sveglia alle 8, poker fino all'una e poi pranzo, spiagge deserte, surf, belle figliuole da ogni lato...Poi la sera facevo allenamento. In generale lo consiglio a tutti i grinder. L'Australia è una buona alternativa a questo paese che sta andando a rotoli. Io per fortuna sono nella condizione di poter decidere quando stare qua e quando andare downunder. Potrei fare sei mesi qui e sei mesi là, ovviamente d'estate.

AP: A proposito di aussie, è di questi giorni la news delle WSOP che in futuro terrà alcuni eventi in Australia. Cosa ne pensi?
CG: Beh penso che melbourne non è Las Vegas, non ci sono i pazzi che si vedono a Sin City. E' una città molto a modo, tranquilla. Non so se sia un'ottima idea farci le World Series, anche se il mese scelto (aprile) è il migliore in assoluto. Se potrò, ci andrò senza alcun dubbio.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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