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Dani Stern lancia accuse pesanti: "Mi hanno truffato per 18.000€ a Barcellona"

Quando i professionisti americani volano in Europa per giocare a poker, spesso si scontrano con delle regole e un modo di vivere il gioco del poker completamente diversi rispetto a quanto sono abituati. Già in passato ci furono diverse lamentele (talvolta legittime) per il divieto di portare lo zaino dentro al casinò, il rigido dress code e la scarsa capacità di comunicare in inglese da parte di alcuni membri dello staff di alcuni casinò europei.

Questa volta è Dani "Ansky" Stern ad innescare la polemica, prima su Twitter e poi su Twoplustwo. Il fortissimo regular degli High Stakes Online è infuriato con il Casinò di Barcellona in seguito a quella che lui definisce come una vera e propria truffa subita durante una partita di PLO cash game ai limiti 100€/200€.

Questo il racconto della mano incriminata così come il diretto interessato lo ha postato su Twoplustwo:

Stavamo giocando PLO nella sezione high stakes della poker room. Due giocatori fanno limp in early position, io rilancio a 1.100€ con k k j 9 da middle position, Juha Helppi chiama dal cutoff, "Bullitos" chiama dallo small blind e il signore spagnolo sul big blind potta per 5.900€. I limper foldano, io chiamo, Juha chiama e Bullitos anche. Il piatto è di 24.000€.

Il flop è k 9 7 . "Bullitos" fa check, il big blind va all-in per poco più di 10.000€, io reshovo per 40.000€, Juha folda e Bullitos chiama per 4 o 5.000€. A questo punto il dealer si ferma per sapere se volevamo girare una o due volte. Essendo preoccupato per la barriera linguistica, ho specificato più volte che avremmo girato due volte il board per l'intero piatto. Ho specificato the whole pot, run it twice, così che non ci fossero confusioni. Abbiamo acconsentito tutti.

Fin qui nulla di strano e il board viene girato due volte proprio come da accordi. La prima volta vince il signore spagnolo, la seconda volta prevale la mano di "Ansky". "Bullitos" è battuto in entrambe le occasioni e quindi la situazione sembra piuttosto semplice: si prende il main pot da circa 36.000€ e lo si divide a metà; poi si fa la stessa cosa con il side pot. Ma la situazione si evolve diversamente e succede il finimondo:

Il signore spagnolo a quel punto dice che il casinò ha una regola secondo la quale si può girare due volte il board solo quando i contendenti sono due, e che per i piatti multiway il run it twice è proibito. Per questo motivo, dice che il board si può girare due volte solo per quanto riguarda il side pot e che il primo board è quello che determina a chi deve andare il piatto principale (quello da 36.000€, ndr). A quel punto si raduna una grande folla intorno al tavolo e c'è un gran vociare sia in spagnolo che in inglese. Il dealer è sopraffatto e se ne sta lì seduto senza fare niente, mentre il signore spagnolo si alza per chiamare il floorman.

Dani Stern è convinto che questa sia la cosa giusta da fare perché è sicuro al 100% di essere dalla parte della ragione, potendo contare anche sugli altri giocatori al tavolo come testimoni. La situazione prende però una piega decisamente inaspettata:

Arriva il floorman, ascolta come sono andate le cose e dice che ho ragione perché tutti gli interessati hanno acconsentito a girare due volte il board e quindi il run it twice era valido per l'intero piatto. Però poi chiama il suo superiore, che è di parere opposto. Dice che secondo le regole del casinò si può girare due volte il board solo per il side pot e che il piatto principale deve essere consegnato al player sul big blind.

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Thomas Bichon, "Bullitos" e soprattutto Juha, iniziano a protestare dicendo che tutti i giocatori coinvolti erano d'accordo a girare due volte, che il signore spagnolo ha barato e che dargli ragione significa supportare pratiche scorrette. Chiedo al floorman cosa sarebbe successo se avessi vinto io sul primo board e non sapendo di questa regola avessi diviso il piatto con il signore spagnolo. Lui gli gira la domanda e la sua risposta è che non ha mai acconsentito a fare il run it twice sul main pot. Questa è una bugia sfacciata e tutti i presenti al tavolo confermano che stava mentendo.

L'atmosfera è tesa e "Ansky" inizia a capire che dei 18.000€ che credeva di aver vinto probabilmente non vedrà un centesimo. Quello che si scalda più di tutti, comunque, è il finlandese Juha Helppi, assolutamente sconvolto da questa situazione:

Juha si arrabbia particolarmente e dice che vuole scattare una fotografia. Non sono sicuro se si riferisse al floorman, al signore spagnolo o al tavolo, ma in ogni caso il floorman gli dice che in quel caso verrebbe bannato dal casinò. A quel punto Juha chiede al floorman il suo nome ma lui si rifiuta di dirlo. Juha glielo chiede più volte ma la risposta è sempre "poker manager". Nessun membro dello staff vuole dare le sue credenziali e tutti sembrano intenzionati soltanto a zittire noi giocatori stranieri.

È ormai chiaro che Dani Stern non riceverà la metà del piatto principale e per lui non resta che fare un'unica cosa:

Il floorman ordina al dealer di consegnare il main pot al signore spagnolo e dice che la discussione è chiusa. Nonostante fosse una partita ottima, ero troppo scioccato e arrabbiato per continuare a giocare, così me ne sono andato.

Questa è la versione dei fatti raccontata da Dani Stern. Non è tardata ad arrivare la replica del Casinò di Barcellona, che su Twitter ha scritto direttamente al top player americano: "Non c'è stata alcuna truffa, la decisione del poker manager è stata presa in base alla nostra regola sul Run It Twice, la quale dice chiaramente che il Run It Twice è consentito solo nei piatti heads-up".

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