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Per Daniel Negreanu sembra ormai quasi una missione, quella di rimarcare ad ogni occasione possibile quanto il tracollo di Full Tilt Poker abbia avuto a suo avviso dei precisi colpevoli, che rispondono ai nomi di Chris Ferguson, Howard Lederer e Ray Bitar.
Come d'abitudine il canadese non usa metafore sottili per riportare quel che pensa, ed in questo caso le sue idee non corrono il rischio di essere fraintese: “Provo disgusto per loro e per quello che hanno fatto infangando il gioco del poker con decisioni orribili – tuona il pro di PokerStars – Ray è un buffone, Howard un arrogante incompetente e Chris un bugiardo. Non sono mai stati miei amici né mi è mai importato qualcosa di loro”.
Negreanu prosegue dicendo di aver sempre sentito come quelle persone fossero in qualche modo diverse da lui, additandole come responsabili in quanto nella posizione di prendere le decisioni importanti all'interno di Full Tilt Poker.
Daniel ha parole di tutt'altro tenore per Phil Ivey, sottolineando come il poker sia migliore con il suo "Tiger Woods" tornato a competere nei tornei importanti, ma quando si tratta di tornare a parlare degli ex dirigenti della seconda poker room al mondo il tono si inasprisce come d'abitudine: “Spero di non vedere mai più le vostre facce alle WSOP, e vi auguro che possiate restare accompagnati dalla vergogna che meritate per il resto della vostra vita. Vi meritate tutto l'odio che il mondo del poker vi ha rovesciato addosso, ed anche di più”.
Negreanu spiega quindi perché, dal suo punto di vista, sia importante che come testimonial particolarmente in vista di questo mondo prenda posizioni anche forti in casi del genere: “Non ho mai imbrogliato nessuno, e quando ho visto qualcuno commettere qualcosa di sbagliato non sono mai stato il tipo da sedermene stando zitto. Che si tratti di Men Nguyen, Annie Duke o Howard Lederer, credo sia nostra responsabilità far luce su ogni comportamento ambiguo in cui sono coinvolti i protagonisti del nostro ambiente”.
Un Daniel Negreanu con le idee ben chiare e la lingua tagliente, crociato più che mai o forse soltanto l'ultimo dei samurai...
