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Doug Polk, frecciata a Daniel Negreanu: "Non comprate quote di chi è famoso ma scarso..."

Doug Polk si è fatto tanti nemici negli ultimi tempi con le sue opinioni taglienti e spesso volutamente provocatorie. Abbiamo già parlato, ad esempio, della faida con Jason Mercier che va avanti da quando "WCGRider" definì il team pro di Pokerstars un "bad reg". Anche con Daniel Negreanu il rapporto non è idilliaco, ma per ragioni completamente differenti: pare infatti che Polk se la sia presa perché ritiene che il nuovo canale YouTube del canadese sia una copia spudorata del suo.

Proprio per questo motivo, recentemente ha attaccato Negreanu in maniera indiretta e al tempo stesso molto forte, inserendolo nella categoria dei giocatori scarsi ma famosi.

Doug Polk, qua impegnato nel WPT Five Diamond contro Mike Sexton
Doug Polk, qua impegnato nel WPT Five Diamond contro Mike Sexton

Tutto nasce da un video che Polk ha pubblicato per parlare del tema dello staking nel poker. "Succede molto di frequente, è estremamente comune nel nostro ambiente e ho fatto un sacco di soldi in questo modo", spiega il professionista. "Ma i giocatori di poker sono noti per non essere le persone più responsabili del mondo nella gestione del denaro, quindi bisogna sempre fare attenzione, anche agli amici".

A tal proposito, Doug ricorda un episodio avvenuto agli inizi della sua carriera:

Vi racconto la storia di quando mi trasferii a Las Vegas per diventare un professionista. Avevo questo amico che giocava a poker come me. Una volta mi prese da parte e mi chiese un consiglio: "Doug, sono in una situazione difficile. Un mio carissimo amico mi ha chiesto $20.000 per giocare a poker. Dovrei prestargli i soldi gratuitamente, chiedere gli interessi o cos'altro?" La mia risposta fu che la cosa giusta da fare era prestare i soldi senza chiedere interessi. Così lui rispose: "Perfetto, mi presteresti $20.000?"

Dopo questo aneddoto, Doug ha detto  che al giorno d'oggi chiunque può stakare o farsi stakare attraverso le varie piattaforme dedicate. Con l'avvento di PokerShares.com (progetto di Mike McDonald) è poi possibile comprare quote di qualsiasi giocatore al mondo in qualsiasi torneo, anche se lui non è intenzionato a venderle (avevamo parlato del meccanismo QUA). Così Polk ha voluto spiegare che ci sono dei criteri ben precisi da seguire per scegliere quali sono i giocatori giusti da stakare. Lo ha fatto attraverso un grafico:

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I due parametri scelti da Doug sono "Popular" e "Good at Poker", ovvero la popolarità e la bravura. Dal suo punto di vista, i giocatori più profittevoli da stakare si trovano al di sotto della linea retta, ovvero coloro che sono bravi a poker ma sconosciuti. Doug riporta l'esempio di tre giocatori di cash game high stakes su Pokerstars.com come "Trueteller", "limitless" e "OtB_RedBaron". "Anche se sono famosi nella community online, non lo sono nel mondo reale", dichiara nel video. "Ma sono proprio questi i giocatori di cui dovreste comprare quote".

Al contrario, si dovrebbe stare alla larga da quei giocatori che hanno dalla loro più fama che skills. Ed è qui che lo statunitense lancia la frecciatina: "Sopra la linea retta troviamo giocatori scarsi ma famosi. Non voglio far arrabbiare nessuno, quindi mi inventerò un nome. Ecco, qui ci mettiamo Naniel Degreanu. Potrebbe essere chiunque".

Si tratta ovviamente della storpiatura del nome di Daniel Negreanu: evidentemente Doug lo considera un giocatore molto più famoso che bravo. Lo dimostra con una successiva dichiarazione: "Un sacco di persone vorrebbero comprare le quote di Naniel Degreanu perché gli piacerebbe fare il tifo per il loro pro preferito, ma al tempo stesso bisogna fare i conti le reali abilità: non è un buon giocatore di poker".

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