Nell'ultimo aggiornamento sulla sua Bankroll Challenge avevamo lasciato Doug Polk piuttosto in difficoltà nell'uscire dal "pantano" dei micro stakes. Il fortissimo professionista di Las Vegas era fermo a $50 di profitto dopo 18 giorni trascorsi ai tavoli virtuali di WSOP.com. All'inizio della sfida si era prefissato di arrivare ad avere un bankroll di $10.000 partendo da $100, e in quel momento l'obiettivo sembrava quasi impossibile da raggiungere. Negli ultimi 9 giorni, tuttavia, il suo andamento è notevolmente migliorato e oggi Doug è sulla buona strada per dare il via alla seconda fase della Bankroll Challenge: quella che lo porterà dai low stakes ai mid stakes.
Il Day #19 è iniziato con una piccola polemica dovuta agli stakes che aveva deciso di affrontare. A causa delle tempistiche più lunghe del previsto, Doug ha infatti deciso di non restare sui limiti più bassi in assoluto (NL 2 nel cash game, Sit&Go e MTT da $1 e $2), ma di provare a "shottare" più alto, per poter recuperare in fretta il terreno perso. Molti followers gli hanno scritto durante la diretta su Twitch per dirgli che in questo modo avrebbe snaturato il senso della sfida, ma la sua risposta è stata decisa: "L'unico obiettivo è raggiungere i $10.000 e non mi metterò a giocare full roll, quindi non vedo dove sia il problema".
Dalla ripresa del challenge dopo la pausa trimestrale, Doug si è lanciato al NL 10 con $150 in cassa. Un bankroll management super aggressivo, che gli ha dato i risultati sperati, nonostante qualche swing: il Day #21 è passato da $168 a $120 per poi chiudere a $237; nel Day #22 ha vinto un MTT di PLO da $10 per $178 e ha chiuso la giornata a $470; nel Day 24 ha raggiunto i $632 shottando al PLO 50.
Gli ottimi risultati in termini di crescita del bankroll lo hanno spinto a rischiare ulteriormente nella 25esima giornata di grinding. Partendo con un bankroll di $637 ha aperto un tavolo di NL Hold'em e uno di Pot-Limit Omaha, entrambi ai limiti $0.25-0.50. In pratica si è schierato su due tavoli con $100, circa un sesto del suo intero bankroll. Una mossa da non ripetere a casa, che può avere senso solo se fatta da uno dei migliori professionisti al mondo, perché essere un top player vuol dire anche (e soprattutto) avere il giusto mindset: Doug si era imposto di scendere di livello immediatamente nel caso in cui il bankroll fosse diminuito a $500 o meno. Molti ottimi giocatori vanno broke proprio perché non hanno questa disciplina e tenuta mentale.
Per sua fortuna, le cose sono andate subito alla grande e non c'è stato bisogno di fare level down. Semmai il contrario: nel Day #25 ha iniziato talmente bene al NL e PLO 50 da decidere di "shottare" persino il NL 100! Anche in questo caso gli è andata bene, e per la prima volta dall'inizio della Bankroll Challenge ha superato quota $1.000.
Così arriviamo alla giornata di ieri, che si presentava come una delle più importanti dell'intera avventura. Con $1.006 in cassa, Doug si sentiva motivato a spingere ancora di più sull'acceleratore per continuare la salita verso gli high stakes . Ripartendo dal NL 50 ha però subito perso quattro stack, scendendo a circa $800. Non si è arreso e ha continuato a grindare, recuperano un centinaio di dollari. Il Day #26 è stato comunque negativo; si tratta della prima sessione negativa nella Bankroll Challenge da settembre.
Oggi Doug Polk ripartirà da $894 per dare l'assalto al NL 50 e NL 100. Lo farà carico di entusiasmo, nonostante i soldi in palio siano noccioline per un professionista del suo calibro, capace di vincere milioni di dollari in carriera. Come ripetiamo dall'inizio della sua sfida, Doug Polk merita di essere seguito anche solo per la passione sconfinata che mette in questo gioco.
L'ultimo episodio della sua sfida:
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