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Fedor Holz investe in startup: "Ho lasciato il poker perchè i soldi vinti non mi cambiano la vita"

20 milioni di ragioni, per la precisione 20.321.184, non sono bastate a dissuaderlo. Anche se si tratta di dollari. Fedor Holz aveva lasciato intuire che avrebbe lasciato il poker a fine 2016 e così ha fatto, per nulla pentito di questa scelta. In una recente intervista a Pokercentral, il fenomenale tedesco ha spiegato ancora una volta le principali ragioni del suo ritiro e raccontato la sua nuova avventura nel mondo delle startup.

L'occasione è stato il titolo di Player Of The Year, che David Peters gli ha soffiato davvero sul filo di lana grazie a un fine anno clamoroso. Come era prevedibile, visti i propositi annunciati, del titolo non gli importava poi molto: "Sì, mi piaceva il titolo di giocatore dell'anno, ma non è sicuramente qualcosa che sarei stato lì a inseguire." Infatti Holz aveva mollato nettamente la presa sui tornei nell'ultima parte dell'anno. Comunque sia, fa i complimenti al collega: "Sono felice per David, penso sia un gran giocatore e ritengo abbia meritato tutto questo". Tuttavia tiene a precisare: "Al momento il poker non fa più parte della mia vita. Non considero quello del POY come un obiettivo mancato semplicemente perchè ero consapevolmente già concentrato su tutt'altro".

Facile dedicarsi ad altro, penserete voi, dopo aver vinto qualcosa come 16 milioni di dollari in 10 mesi. Eppure le cose non stanno proprio così, a sentire Fedor: "Mi sono ritirato perchè il principale valore che ho creato giocando - il denaro - ha un impatto pressochè ininfluente sulla mia vita. La cosa che mi ha eccitato di più del poker è stata il fatto di avere la libertà di scegliere come migliorare, e la grande velocità con la quale sono migliorato."

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Adesso il suo focus è tutto per una nuova attività, un'azienda con sede a Vienna che cercherà di investire su persone e startup. L'obiettivo di Holz è "creare un ambiente lavorativo dinamico, che stimoli la creatività su larga scala".

In bocca al lupo, Fedor!

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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