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Dusty Schmidt

Il mondo del poker perde Dustin "Leatherass" Schmidt

Dusty Schmidt

Il poker, questo weekend, ha tragicamente dovuto salutare uno tra i suoi più illustri rappresentanti, quantomeno nell'online. Dustin "Dusty" Schmidt, divenuto famoso nei primi anni Duemila sia per gli ottimi risultati conseguiti nel cash game ma in seguito anche per la stesura di alcuni libri che a poco a poco sono diventati dei veri capisaldi del poker, è scomparso all'età di 40 anni per un problema cardiaco.

Schmidt era uno specialista di cash game, settore in cui era ampiamente conosciuto in particolare per la sua capacità di svolgere lunghe sessioni online, che lo hanno portato a guadagnarsi l'etichetta di "Leatherass" .

La notizia in rete

La morte di Schmidt è datata 1 dicembre, e il primo a diffondere la notizia è stato uno dei suoi migliori amici, il giocatore di golf del PGA Tour Kevin Na.

"Il mio caro amico Dusty Schmidt è morto la scorsa notte", ha scritto Na su Facebook nel weekend. “Voglio condividere qualche pensiero sul mio amico. Dusty era infatti un mio amico d'infanzia, e siamo cresciuti giocando a golf insieme. Era peraltro divenuto un giocatore di golf di rango, che ha pure  giocato a golf professionistico per un breve periodo".

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Na ha raccontato come i due siano rimasti amici di lunga data, anche se la carriera da professionista di Na sia decollata mentre un problema al cuore abbia ridotto i sogni da professionista del golf di Schmidt, che anche per questo motivo si era reinventato professionista di poker. Schmidt, peraltro, aveva già avuto un grave attacco di cuore  all'età di 23 anni, e da quel momento aveva abbandonato il golf per divenire in seguito uno dei grinder di cash-game online, peraltro tagliando tra i primi il traguardo di SuperNova Elite di PokerStars. Schimdt aveva raggiunto, nei migliori anni del grinding, un guadagno superiore ai 7 milioni di dollari complessivi.

I libri di Schmidt

Dusty Schmidt può risultare un nome noto anche al pubblico italiano, dal momento che alcuni dei suoi libri sono stati apprezzati anche dai pokeristi italiani. Su tutti, forse ne spiccano due in particolare: Treat Your Poker Like a Business e  Don’t Listen to Phil Hellmuth: Correcting the 50 Worst Pieces of Poker Advice.

Il primo, in particolare, fornisce una visione del poker totalmente professionale, e migliora l'approccio alla materia fornendo delle correzioni utili a far diventare il poker da un hobby ad un vero lavoro. Il secondo, che tanto ha fatto chiacchierare la rete per il suo titolo così sfacciato, fornisce delle correzioni sullo stile di gioco basate formalmente sull'enorme evoluzione che il gioco del poker ha avuto nel tempo, grazie agli nuovi scenari introdotti grazie al gioco online.

Editorialista, copywriter, appassionato di Comunicazione, Sport, Poker, Betting e Casino. Racconto storie di calcio e aneddoti sui motori. Al fantacalcio sono più forte di te.
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