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John Hesp

Vi ricordate di John Hesp? "Faccio una vita tranquilla, ho ancora tutti i soldi in banca"

Probabilmente John Hesp non verrà mai ricordato come uno dei giocatori di poker più forti o vincenti nella storia, ma qualcosa ci dice che gli appassionati del Texas Hold’em custodiranno per sempre la sua immagine, in un piccolo angolino del cuore.

Perché in fondo John Hesp siamo tutti noi. Persone che amano il poker, che si divertono a giocarlo a prescindere che in palio ci sia un premio a 7 cifre o una pizza e una birra. Nel 2017, quando chiuse al 4° posto il Main Event WSOP, quel signore dalla camicia sgargiante diede al mondo intero una lezione di stile, simpatica, gentilezza e pacatezza.

Incassando 2,6 milioni di dollari, tanto per gradire.

L’amore per il Dales

Ma non fatevi ingannare dai suoi abiti spumeggianti, né dal fatto che Hollywood voglia fare un film su di lui: lontano dalle luci dei riflettori, John Hesp è una persona tranquilla, con la testa sulle spalle, che ha continuato a giocare a poker per divertimento.

Oggi John ha 67 anni, ma la sua vita non è stata affatto stravolta da quella strepitosa settimana a Las Vegas: “Il mio stile di vita non è mai stato stravagante o esorbitante”, ha dichiarato in una recente intervista alla versione online dell’Hull Daily Mail.

Niente auto di lusso o vacanze esotiche: “Avevo già tutto, anche prima di vincere quel denaro. E per tutto intendo il mio caravan nello Yorkshire Dales (una zona collinare a nord dell’Inghilterra, ndr)”.

Quanto ha speso John Hesp?

Questa risposta anticipa l’ovvia domanda successiva del giornalista, che avrebbe voluto chiedere in che modo John Hesp aveva utilizzato quella montagna di denaro vinto alle WSOP 2017: “Ci siamo goduti il Dales per la sua pace e la quiete, e questo ci basta”, ha spiegato il giocatore britannico.

Non abbiamo fatto vacanze lussuose né comprato giocattoli costosi: quel denaro è ancora in banca!, ha aggiunto. “Abbiamo fatto qualche regalo in famiglia, cose del genere, ma a parte qualche sterlina, non abbiamo speso nulla per noi stessi”, ha concluso parlando di sé e della moglie.

 

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Il lato divertente del poker

Hesp ha ovviamente rivissuto la fantastica cavalcata al Main Event WSOP 2020, in particolare una volta che il field è rimasto sui 20 left: “In che modo scalini da $100.000 hanno influenzato il mio modo di giocare? Direi in nessun modo, ha detto.

“Penso che molti altri si sarebbero fatti influenzare, ma quando dico che per me non cambiava nulla, lo dico umilmente: non voglio essere arrogante. Ma avevo vinto già arrivando in top 1.000: tutto quello che sarebbe arrivato dopo, lo consideravo come un bonus. John ha spiegato che la sua intenzione era continuare a giocare come aveva fatto sin dall’inizio, “per divertirmi e godermi il gioco”.

Giacca, camicia e cappello sgargianti sono diventati il suo marchio di fabbrica: “Era come se fossero diventati il volto divertente del poker. Fu un po’ come calarsi in un personaggio: avvicinandomi al tavolo finale, diventò un simbolo del lato divertente del gioco.

Dopo 3 anni da quell’exploit, John Hesp è tornato a giocare con gli amici, facendo qualche capatina al casinò per tornei minori. Lasciamo alle sue parole la conclusione di questo splendido racconto, fatto di ricordi che non possono non strappare un sorriso agli appassionati del poker:

“Ero solo un tizio qualunque di Bridlington, che per una volta ha giocato nel torneo più grande del mondo.

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