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Johnny Lodden

Johnny Lodden e quei 10 milioni di dollari persi online… o rubati?

2002: Johnny Lodden ha appena 17 anni, gioca a poker online - anche se non potrebbe - e ha già un bankroll compreso tra i $500.000 e il milione di dollari. Fast forward: 2015. Johnny Lodden ha 30 anni, è un giocatore di poker live (recordman di piazzamenti a premio all'EPT) e fa parte del Team PokerStars Pro. Ma in mezzo c'è tutta una storia da raccontare.

In Norvegia, si sa, fa buio presto. Su al Nord dell'Europa il tasso di suicidi è piuttosto alto: quello della Norvegia è il 37° al mondo. L'Italia, che economicamente non se la passa certo bene rispetto alla Scandinavia, occupa la 64° posizione. Insomma, da quelle parti non c'è molto da fare passata una certa ora. Sarà un caso che la scuola nordica è una delle migliori, nel poker?

Per dire: non ci scandalizziamo se i giovanotti si avvicinano al poker online abbastanza precocemente. Johnny Lodden, poi, per sua stessa ammissione gioca a carte da quando ha memoria. Pare che abbia iniziato col poker ad appena 15 anni, giocando con gli amici più grandi, a casa di qualcuno di loro, il venerdì sera.

Cash game eh, mica torneini con in palio la merenda. Certo, i bui erano appena 1/2 corone norvegesi, più o meno €0,10/€0,20, ma ci si giocava comunque la paghetta. Johnny era il più piccolo, ma vinceva spesso. E con quei soldi si poteva comprare da bere, o le prime sigarette.

Come nasce Johnny Lodden il giocatore

Uno degli amici di Johnny Lodden lavora nella sua scuola. Lavora per modo di dire, visto che non fa altro che giocare a poker. Il giovane norvegese gli si avvicina sempre di più, tanto da passare più tempo a guardarlo giocare che a studiare. Tra i due si stringe un rapporto di fiducia: l'amico insegna a Johnny i trucchi del mestiere e gli dà pure un po' di soldi per giocare.

Pronti-via e Johnny Lodden si siede ai tavoli del $1/$2 Limit online. Gestione del bankroll? Questa sconosciuta. Appena ha tre buy-in sale al $2/$4. Poi al $15/$30, che ai tempi era la partita cash più grossa su PartyPoker. Il tutto nel giro di un paio di mesi. A 17 anni fa multi-tabling al Limit $15/$30.

Il buon Johnny è una vera macchina da guerra. Vince quasi ogni giorno. Ma si annoia, a quei limiti così bassi (sic). Ed è proprio in questo periodo che si avvicina al No Limit Hold'em: è amore a prima vista.

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L'ascesa di Johnny Lodden…

L'impatto con la texana senza limiti non è dei migliori. All'inizio, Johnny perde parecchio. Torna così al Limit, ma il seme della passione per il No Limit ha ormai messo radici nel suo cuore. Ricordiamoci che Lodden ha ancora 17 anni, ma il suo bankroll oscilla già tra il mezzo e il milione di dollari tondo tondo.

Sia lui sia i suoi amici dominano le partite online. Ovviamente la voce si sparge in giro e le persone che conoscono Johnny cominciano a criticare il suo stile di vita: "Trovati un lavoro!", suggerisce la gente; "Pensa a studiare!", tuonano i genitori.

Johnny per un paio d'anni sopporta, ma intanto continua a giocare e vincere. La sua famiglia si convince, anche perché il piccolo di casa dimostra di avere le idee chiare e le qualità giuste per farcela. E forse perché è lui ad acquistare tante cose per i suoi genitori, quando nella maggior parte dei casi, per i suoi coetanei, avviene l'esatto contrario.

A 19 anni, il norvegese è un mostro degli high stakes online. Gioca nelle partite da $200/$00, heads-up, e non ha paura di nessuno. Vince quasi sempre. E inizia a sentirsi imbattibile. Un mix di gioventù e inesperienza lo porta a pensare che questa situazione possa durare in eterno. Ma non è così.

… la sua caduta e il ritorno in auge

Le cose cominciano a mettersi male nel 2005. Ad un certo punto, 'bad_ip', come ormai è noto Lodden online, incontra tale 'Fast_Freddie', alias Mohamad Kowssarie. Su Prima Poker ci perde un piatto dalle dimensioni fantascientifiche, per l'epoca: $465.451. Lodden conosce così il sapore amaro della sconfitta, fin lì mai assaggiato.

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Non vuole mollare. Crede che si tratti solo di sfortuna, di essere comunque superiore al suo avversario. Ma nel giro di qualche mese perde tutto il suo bankroll, qualcuno dice addirittura 10 milioni di dollari.

La storia è già diventata una leggenda. Kowssarie, anche noto come 'Terror of Sweden', viene accusato di essere uno scammer, anche da un altro scandinavo che ai tempi distruggeva il cash game online, Patrik Antonius. Kowssarie si è sempre proclamato innocente, ma il dubbio che sia riuscito a ripulire Lodden in maniera fraudolenta rimane.

Non è comunque la fine di Johny Lodden. I suoi amici, consapevoli delle sue qualità, decidono di finanziarlo. Il norvegese riparte dal $25/$50 e dal $50/$100, ma la sua testa non c'è. Brucia soldi a un ritmo impressionante. Saggiamente, decide di scendere al $10/$20, ma è dura: "Dopo un paio d'anni di high stakes, mi sembrava di giocare a soldi finti", dichiarava a settembre 2009.

È la svolta.

Johnny Lodden ha toccato il fondo e sebbene non sia stata certo un'esperienza piacevole, questo gli permette di capire che nel poker non si può sempre vincere e che bisogna essere preparati ai periodi di varianza negativa.

Dopo qualche anno, si rende conto che il poker online è cambiato. Non è più un mare di fish in cui nuota qualche squalo. Capisce che gli high stakes sono diventati troppo difficili per lui, e allora scende di livello. Gioca al $5/$10, al $10/$20 e ogni tanto al $25/$50. A 23 anni si rende conto che può dare il meglio di sé nel cash game live, "dove la gente commette molti più errori", ma anche nei tornei.

Il resto è storia recente. Johnny Lodden diventa uno dei migliori torneisti in circolazione, come detto recordman di piazzamenti a premio allo European Poker Tour, pur senza aver mai vinto un Main Event. Ma a 30 anni, il norvegese ha tutto il tempo di aggiungere un altro capitolo alla sua già incredibile storia di professional poker player.

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