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Jonathan Jaffe non era un nome particolarmente conosciuto fino a ieri, quando ha trionfato nel WPT di Montreal per 463.432 dollari canadesi. Ora che la sua notorietà aumenterà, il player americano potrà dedicarsi con maggiore intensità a una delle sue attività preferite: trollare i media.
Per chi non lo sapesse, "trollare" significa prendere in giro un'altra persona in maniera celata, senza che questa se ne accorga, e a quanto pare Jonathan è un vero e proprio maestro in questa arte. Subito dopo la vittoria nel WPT di Montreal ha infatti rilasciato un'intervista alla bella Tatjana Pasalic, nella quale ha dichiarato di voler investire i soldi vinti in un settore decisamente particolare: quello dei jet packs, degli zaini dotati di un motore a propulsione che permette alla persona che lo indossa di volare.
Questo quanto dichiarato poco dopo il trionfo: "Può sembrare assurdo ma penso che entro 5-7 anni i jetpacks personali saranno una realtà e gli studenti del college potranno volare da una classe all'altra. Ho già fatto investimenti notevoli in questo settore e ora ho intenzione di metterci altri soldi". Di fronte a queste parole la stessa Tatjana Pasalic sembra perplessa, probabilmente consapevole della presa in giro.
Più indietro nel tempo ma sempre nel corso di questo torneo, il campione WPT aveva già tentato di trollare (con successo in questo caso), un'altra inviata. Si era al termine del Day 3 e di fronte alla domanda di rito della reporter su come fosse andata la giornata al tavolo, Jonathan rispondeva dando informazioni sulle oscillazioni del suo stack e lanciando un'esca al termine della risposta: "È veramente bello poter giocare a poker e staccare un po' dal mio lavoro di tutti i giorni".
Incuriosita, l'inviata chiedeva allora quale fosse il suo lavoro di tutti i giorni ed ecco "Jonathan il troll" in azione: "Sono un ricercatore e mi occupo di un progetto che studia una particolare specie di scoiattolo indigeno che viene mangiata da una razza di uccelli sconosciuta. Per ora è un problema esclusivo degli scoiattoli ma se dovessero esserci implicazioni per l'uomo lo scoprirete quando la mia ricerca verrà pubblicata".
Tuttavia le origini di questa "passione" sono molto più profonde: un anno fa, alle WSOP 2013, dichiarò che il suo sogno era quello di diventare un addestratore di delfini e che poco prima del Main Event aveva iniziato l'apprendistato. La notizia fece molto scalpore visto anche la buona posizione nel chipcount di Jonathan e venne addirittura ripresa dal sito delle WSOP e dai principali portali americani di informazione sul poker.
Ovviamente era tutto falso e qualche giornalista non digerì bene la presa in giro. Con la vittoria del WPT di Montreal la fama di Jonathan è aumentata ulteriormente e con tutte queste attenzioni mediatiche siamo sicuri che lo statunitense non riuscirà a resistere alla tentazione di trollare il primo giornalista che gli chiederà come ha festeggiato il trionfo canadese.
Tuttavia c'è un momento in cui Jaffe non scherza per nulla ed è quando gioca a poker: online ha vinto più di un milione di dollari giocando principalmente heads-up sit and go (sfidando anche Olivier Busquet e Daniel Colman) mentre dal vivo ha quasi 2 milioni di dollari vinti.
Phil Ivey rimase colpito dalle sue skills e decise addirittura di ingaggiarlo nel suo team pro. Ovviamente per le giocate al tavolo, non per le indiscutibili doti da troll...
