Dopo la prima deep run nel Main Event WSOP del 2015 (chiuse in 29° posizione per $211.000), molti pensavano che Kelly Minkin fosse una meteora del poker. D'altronde il Texas Hold'em non era nemmeno il suo lavoro ma una semplice passione: all'epoca era un avvocato in uno studio legale di Phoenix e diceva che non avrebbe mai potuto diventare una professionista del poker perché non riusciva ad accettare di giocare bene ma perdere.
Negli ultimi tre anni sono cambiate molte cose. Oggi Kelly Minkin può essere tranquillamente definita un semi-pro e le sue continue apparizioni ai tavoli televisivi fanno pensare che abbia effettivamente deciso di dedicarsi a tempo pieno al giochino. Di certo c'è un aspetto: la Minkin ha un gioco spettacolare. Lo abbiamo già visto riportando diverse mani in cui ha mostrato di non aver paura di giocarsi tutto in bluff oppure di herocallare con mani molto margine. È una giocatrice LAG e a tratti maniac, capace di mettere in difficoltà chiunque.
Ma Kelly ha anche un punto debole: non riesce a resistere alla tentazione di bluffare con 7-2, la peggior mano di partenza a un tavolo fullring di No-Limit Hold'em. Lo ha già fatto con successo su Lily Kiletto, in una mano diventata virale perché la sua avversaria ha incredibilmente foldato K-K preflop, ma nell'episodio di Halloween di Poker After Dark, Kelly ha replicato. Stavolta, pur non costringendo l'avversario a foldare, ha vinto un piatto enorme con 7-2 off.
Kelly Minkin ci riscasca: chiama una 4-bet preflop e un raise sul turn con 7-2
La partita in questione non era propriamente high stakes, ma alla fine il piatto ha raggiunto un'entità enorme rispetto ai blinds di partenza. I giocatori presenti al tavolo erano travestiti per Halloween e Kelly Minkin indossava un costume di Chun Li, una delle protagoniste del videogame Street Fighter. Un costume che ha mandato in visibilio più di un appassionato di poker, come si può notare facilmente dai commenti su Twitter...
Sui bui $10-$20, il pro Justin Young apre il gioco a $70 con a 6 . La Minkin è sul big blind con 7 2 e decide "ovviamente" di 3-bettare a $310. Young non ci sta e opta per una 4-bet a $1.200. Kelly potrebbe foldare e invece chiama fuori posizione.
Il flop è a 4 k . La Minkin non ha nulla, mentre Young ha la top pair. Entrambi i giocatori fanno check. Il turn è un 7 che consegna una coppia a Kelly, la quale esce in puntata di $1.600 sul pot di $2.500. Young fa una mossa particolare: mini-raisa immediatamente, senza nemmeno pensarci.
Ora Kelly Minkin è in una situazione insidiosa: è quasi certa di essere battuta e l'unica cosa che può fare è provare un bluff estremo. Oppure, sperare di hittare un 2 o un 7 al river (sperando che bastino). Alla fine, chiama il mini-raise. Ora il piatto è di $8.900 e l'avvocato di Phoenix ha uno stack rimanente di $7.400 (Young ha $9.000 dietro).
Kelly Minkin e 72: quando non vince bluffando, chiude tris
Il river è molto fortunato per Kelly, perché è un 7 che le consegna il tris. Fa subito check, mascherando molto bene il suo punto, e Young va all-in senza pensarci due volte. Ora la Minkin ha il dubbio che il suo avversario abbia un fullhouse, visto che A-A e K-K rientrano sicuramente nel range di 4-bet preflop. Alla fine, però, chiama e mostra 7-2.
I giocatori presenti al tavolo sono increduli, soprattutto Justin Young, che è anche un po' brillo. Una mano assurda (4-bet preflop, miniraise sul turn) che si è conclusa con Kelly Minkin vincitrice di un monster pot di $23.270 (1.163 big blinds!) grazie a un tris runner-runner chiuso con 7-2off.
In questo video si può vedere la mano con il commento di Joe Ingram: