Lo sciopero indetto da Nolan Dalla contro il Venetian casino di Las Vegas si è tradotto, a giudicare da quanto viene riportato da oltreoceano, in poco meno che un fiasco: chi lo avrebbe mai detto?
Personalmente, la cosa mi ha talmente scosso che stasera a cena, per riprendermi dallo shock emotivo, potrei dover ordinare dell'acqua frizzante anziché la solita minerale, ma spero ancora di non esserci costretto.
Diciamoci la verità. Che Sheldon Adelson, proprietario del Venetian e di numerosi altri casinò a Las Vegas, osteggi la legalizzazione del gioco online negli Stati Uniti è scontato quanto una splendida giornata di sole nella Death Valley: lui giura che non lo fa per interesse personale, e noi gli crediamo. Voglio dire, per anni abbiamo dato credito alla fatina dei dentini, beviamoci anche questa.
Analogamente, che Nolan Dalla - opinionista rispettato nel mondo del poker a stelle e strisce, ma anche uomo delle WSOP cioè di Caesars Entertainment, che casualmente ha lanciato una propria poker room online - si scagli contro il Venetian invitando al boicottaggio in difesa del poker online, non appare una notizia che possa candidarsi al titolo di sorpresa della settimana.
Prevedere che l'adesione dei giocatori di poker, visti i precedenti, sarebbe stata trascurabile in termini numerici era facile come bere un bicchiere d'acqua, naturale o frizzante che sia. Ricorderete, per esempio, quanto clamore abbia suscitato lo sciopero minacciato dai giocatori di poker all'Aria casino, rea di aver fatto giocare Howard Lederer.
La partecipazione è stata talmente convinta, l'eco della protesta così roboante, che la poker room dell'Aria continua ad essere uno dei punti di riferimento a Las Vegas, con buona pace di Nick Divella. A Sin City, evidentemente, scioperare porta fortuna.
Il Venetian, uno dei casinò più imponenti di Las Vegas
La ragione, a mio modo di vedere, è in fondo sempre la stessa: un giocatore professionista è comunque, intrinsecamente, un individualista. Non ama avere padroni, fa quel che vuole e quando lo preferisce, deride i suoi "colleghi" e anche quando li stima fa di tutto pur di vincergli i soldi. Sconvolgente, non è vero?
Perché un professionista dovrebbe mai abbandonare la partita del Venetian, se la ritiene profittevole o anche soltanto se ha voglia di sedersi laggiù, perché lo dice Nolan Dalla? O perché così facendo Sheldon Adelson smetterà di bersagliare il poker online, prendendosela magari con le baleniere giapponesi?
Insomma, sarà pure miope e discutibile, ma se cercate cameratismo e spirito di corpo, la sensazione è che non li troverete attorno ad un tavolo da poker, ma adesso basta con le sorprese, o le bottiglie d'acqua frizzante da ordinare potrebbero diventare addirittura due.