Quando sei il 19esimo giocatore più vincente di sempre nei tornei dal vivo, è facile montarti la testa e credere di essere destinato a vincere per sempre. Ma per Michael Mizrachi non è così: nonostante abbia incassato la bellezza di 15.6 milioni di dollari in carriera e abbia battuto diverse generazioni di avversari, The Grinder resta uno dei personaggi più umili nel mondo del poker.
Lo dimostra una recente intervista per Calvinayre.com, nella quale Michael ha detto in tutta onestà di non trovarsi più sullo stesso livello dei migliori nel No-Limit Hold'em. Il motivo è anche da ricercare nella GTO, quella Game Theory Optimal che ha sostituito la teoria exploitativa nella strategia di molti top professionisti.
"La GTO? Non me lo chiedete, non so cosa sia", ha dichiarato candidamente Mizrachi. "Oggi gioco a tutte le varianti, non mi concentro più solo sull'Hold'em. Attualmente se potessi scegliere in che giochi avere action, l'Hold'em sarebbe l'ultimo della lista, soprattutto nel cash game".
Alla base di questa scelta così drastica c'è una presa di coscienza molto rara tra i professionisti più vincenti al mondo: "I miei avversari, oggi, sono molto più forti di una volta nell'Hold'em. Per questo motivo gioco a tante varianti, perché lì trovi partite più facili. Mi piacciono ancora i tornei di No-Limit Hold'em, ma il cash game non è più profittevole come una volta".
Pur ammettendo di essere rimasto indietro rispetto ai più forti nelle due carte, Mizrachi continua a grindare e vincere dopo più di quindici anni passati ai tavoli. Il suo segreto? L'esperienza.
"Ho un sacco di esperienza. Ho lavorato duramente negli ultimi vent'anni e ora posso usare ciò che ho imparato contro chiunque. Questo è il mio punto forte".
L'esperienza si ottiene solcando i palcoscenici più prestigiosi, ma essere un player noto ha anche alcune ripercussioni negative.
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"Oggi non posso più essere l'aggressore al tavolo", spiega The Grinder. "Spesso devo stare tranquillo e non fare nulla, perché i miei avversari chiameranno ogni mio bluff. Sono famoso per fare grandi bluff, quindi devo minimizzare queste giocate che un tempo facevo con un'alta frequenza. Fortunatamente, questo cambio di strategia sta funzionando ultimamente".
Le dichiarazioni di Michael Mizrachi non devono però trarre in inganno: se The Grinder vola basso oggi, è anche perché è maturato moltissimo negli ultimi anni. Ora che ha due figli, il poker non ha più la massima priorità che aveva una volta.
"Non permetterò a nessuno di buttarmi giù, io sono The Grinder. Faccio le cose a modo mio e vedo tante persone arrivare e poi sparire. Vedo i miei amici morire e altri vivere in maniera non salutare. Io non voglio questo, voglio vivere a lungo ed esserci per i miei figli".