Michael Mizrachi nel mondo del poker è poco meno che un'istituzione, e la sua carriera parla decisamente per lui: il campione statunitense ha recentemente avuto modo di parlare del suo passato, di cosa lo spinga a giocare ancora adesso e di quanto l'essere diventato padre abbia cambiato le sue priorità.
Anzitutto, Michael spiega - ed era un fatto già piuttosto risaputo - di non essere mai stato particolarmente ferrato nel bankroll management, cercando piuttosto di aggredire dei livelli anche quando non era economicamente pronto: "Ho sempre cercato di rischiare qualcosa pur di vincere molto, ma in questo percorso devo molto a mio fratello Rob, che è sempre stato presente e mi ha aiutato a crescere sotto questo punto di vista".
Adesso che è padre, spiega, non soltanto è migliorato in questo senso, ma cerca anche di spendere il denaro più per i figli che per se stesso: "Mi piacevano le belle auto, i biglietti di prima classe o i begli alberghi, ma adesso voglio che siano i miei ragazzi ad avere il meglio. Se prima spendevo per me fino a 30.000 dollari al mese, adesso ne spenderò non più di 8.000".
Una bella cifra in ogni caso, non c'è dubbio, ma del resto vivere la vita del giocatore di successo significa anche abituarsi a vivere il denaro con un certo distacco. Per lui che gioca un po' ogni variante, sentendosi particolarmente ferrato nel Seven Card Stud, vincere per due volte il WSOP Poker Player Championship è stato un traguardo importante, ma forse meno di quanto ci si aspetterebbe: "Ogni successo significa molto per me, a prescindere dal denaro. So che questo in particolare ha un valore molto alto, ma anche dopo averlo raggiunto pensavo soltanto ai tornei che mi aspettavano in seguito".
Crescere significa insomma anche responsabilizzarsi, anche perché in un mondo simile con il passare del tempo anche il più ricco dei capitali rischia di franare, se gestito in modo avventato.