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Mickey Appleman: la storia dell'esperto scommettitore pro con 4 bracciali WSOP al polso

Mickey Appleman: una mente geniale prestata al mondo del gioco

Si può definire Mickey Appleman una mente geniale, dotata di un coraggio che in pochi possono vantare. Nasce il 15 luglio 1945 a Brooklyn, New York, da genitori di discendenza ebrea che avevano dovuto abbandonare l'Europa nel 1940 per sfuggire al nazismo. Studente modello fin da piccolo, si laurea a metà degli anni '60 presso l' Ohio State University. Dottore in matematica con il massimo dei voti.

Un cervello fine come pochi. Poche settimane dopo vince un concorso per insegnare matematica nelle scuole pubbliche americane. Al mattino docente e la sera studente per assicurarsi un master in statistica. I numeri prima di tutto e come vedremo qui numeri saranno il suo pane quotidiano nel mondo del gioco. Mickey Appleman ha già una terza e quarta vita a fine anni '60: quella di scommettitore (non ancora professionista) e di giocatore di poker nell'underground di New York. 

Mickey Appleman: con il poker amore a prima vista

A cavallo fra gli anni '60 e '70, il poker si muove in maniera clandestina nei sotterranei di New York e Mickey Appleman si appassiona fin da subito a questo gioco. Vince e vince in maniera convincente nelle partite underground, per poi diventare un regular del Mayfair Club. Qui conosce giocatori del calibro di Dan Harrington, Howard Lederer ed Erik Seidel . Si crea un forte legame con questi giocatori che lo accompagna fino ad oggi.

Nel 1975 arriva la svolta pokeristica per il buon Mickey. Prende parte ad una delle prime edizioni delle WSOP e da quel momento lega il suo nome alla più importante kermesse di poker al mondo. Sono 4 attualmente i bracciali vinti da Mickey Appleman in quel di Las Vegas.

Mickey Appleman: un poker di bracciali

Il primo arriva nel 1980 in un evento da 1.000 dollari di buyin nel Seven Card Stud. 30.800 dollari e braccialetto al polso. Bisogna attendere 12 anni per vederlo nuovamente sul gradino più alto del podio. Trionfa nel 1992 nel "$5.000 Deuce To Seven Draw" e porta a casa 119.250 bigliettoni. Il terzo bracciale si manifesta nel 1995 e questa volta si illumina il "$5.000 Limit Hold'em" che vale una prima moneta da 234 mila dollari.

Infine, il poker di bracciali è completato nel 2003: il "$2.000 Pot Limit Hold'em" finisce nelle mani di Mickey per altri 147.280 dollari. In tutto, attualmente, le sole vincite dal vivo in tornei ammontano a $1.787.000, di cui 1.185.861$ ottenuti alle WSOP. Ma si vocifera che nel cash game Mickey Appleman abbia vinto dieci volte tanto.

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Nel 2008, Appleman è apparso nello show della NBC Poker After Dark nell'episodio "Mayfair Club". Gli altri giocatori erano l'ex proprietario del club, Mike Shictman, e pezzi da novanta come Howard Lederer , Dan Harrington , Steve Zolotow e Jay Heimowitz. Una sorta di rimpatriata per coloro che sono passati e cresciuti da quell'icona del poker nella grande mela.

Mickey Appleman: punto di riferimento nelle scommesse

Mickey Appleman grazie alle vincite che ottiene nel poker, fin dai primi anni '70, investe il ricavato nelle scommesse. Un investimento che da grandi soddisfazioni al futuro punto di riferimento del betting a stelle e strisce. Le sue prime grandi vincite arrivano con le partite di basket del campionato universitario, a cui si aggiungono poi le varie elezioni americane. Sport e politica saranno sempre il suo più grande bersaglio.

Il vero salto di qualità nel mondo del betting lo compie dal 1980 in poi. Vince 300 mila dollari nell'incontro di boxe tra Larry Holmes vs. Muhammad Ali. E' il colpaccio che fa rompere gli indugi e che lo proietta verso una carriera da scommettitore professionista. Si perfeziona nelle scommesse con handicap, ma al tempo stesso lascia il segno anche nelle puntate classiche.

Porta a casa quasi un milione di dollari nella lotta verso la Casa Bianca, tra Carter e Reagan. All'ultima buca di un torneo di golf nel 1984 incassa 684 mila bigliettoni, mentre sono infiniti i suoi esatti pronostici nel Super Bowl del football americano. Negli anni il suo nome è un must nel mondo delle scommesse, tanto da tenere delle rubriche dedicate al betting su giornali come The New York Post o The New York Times, oltre a siti specializzati per il poker.

Nei primi anni del nuovo millennio, complice anche l'espansione di internet e delle nuove tecnologie, apre un'agenzia dedicata ai pronostici su sport ed eventi politici. Tips a pagamento in abbonamento che stanno riscuotendo un grande successo al di là dell'oceano. Il genio della matematica, prestato al gioco, si gode la pensione attualmente in New Jersey assieme alla sua famiglia.

Nel mondo del giornalismo sportivo da quando avevo 16 anni, ho all'attivo quasi 800 radiocronache di eventi sportivi e quasi 10 mila articoli sportivi. Da 15 anni nel mondo del poker, del betting e del gaming. Cavallo di battaglia: "Amici Miei".
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