[imagebanner gruppo="pokerstars"]
Come abbiamo scritto recentemente in un articolo sulle tappe fondamentali della carriera di Martin Jacobson, la fama che accompagna il vincitore del Main Event WSOP "sarà altalenante nel corso degli anni ma mai lo abbandonerà: il suo nome, infatti, rimarrà per sempre nella storia delle World Series".
Questo è vero per tutti i campioni del mondo di poker, poi, come in tanti altri campi, c'è chi rimane una leggenda intramontabile e chi invece finisce nel dimenticatoio poco dopo il trionfo. Qualche mese fa vi parlammo dell'incredibile storia di Hal Gene Fowler, vincitore del Main Event nel 1979, ma lui non è il solo campione a essere stato protagonista di una totale uscita dalle scene.
Uno di questi è Mansour Matloubi, campione del mondo nel 1990. Giocatore inglese di origini iraniane, Mansour ha una storia molto simile a quella di Fowler: pochi anni dopo l'exploit al Main Event finì nel dimenticatoio.
Il video della mano che lo incoronò campione del Main Event
Nel suo caso, tuttavia, fa più clamore l'assenza totale dalle scene e l'attenzione mediatica nulla rispetto a Fowler. Perchè Mansour continuò a giocare a lungo e a vincere negli States (giunse 4° al ME WSOP del 1993), perchè fu il primo giocatore non statunitense a vincere il Main Event e perchè si laureò campione nel 1990, un anno particolarmente florido per il poker (197 iscritti, record dell'epoca) grazie anche al trionfo dell'anno precedente da parte del "ragazzino" Phil Hellmuth.
Come non dimenticare poi, la mitica sfida tra Matloubi e Stu Ungar? Nel 1990, infatti, "The Kid" non si presentò al final day del Main Event a causa dei suoi tristemente noti problemi personali ma il suo stack era talmente grande da venire completamente eroso solo in 9° posizione. Tuttavia, Stu si sentì derubato del titolo e sfidò il vincitore (Mansour Matloubi, appunto) in un heads-up leggendario da 50.000$, nel quale effettuò quello che è ancora oggi considerato "the best call ever": chiamò con 10-high i resti dell'avversario e lo trovò esattamente con la mano che si aspettava.
Eppure, nonostante tutti questi aneddoti che resteranno per sempre nella storia del poker, di Mansour Matloubi non si sa praticamente più nulla. L'ultimo ITM risale al 2006, in un torneo di Singapore. Prima di quella bandierina l'ultimo cash risaliva a ben cinque anni prima, più precisamente al 12 maggio 2001, data dell'ultimo segno lasciato alle World Series of Poker (12° in un evento Stud). È stato avvistato l'ultima volta nel 2008, all'APPT di Macao.

Il 2009 è l'ultima volta in cui il suo nome è stato tirato fuori, quando qualcuno lo accusò di aver fatto parte dello scandalo Ultimate Bet. In realtà nessuna prova fu portata a suo carico e il suo coinvolgimento fu dovuto solo alla stretta amicizia con un altro campione del mondo, Russ Hamilton, che era invece il vero ideatore della truffa perpetrata ai giocatori su questa piattaforma.
Ora Mansour Matloubi è totalmente fuori dal mondo del poker ma c'è un noto player che lo ricorda con grande affetto. Parliamo di Dave Ulliott, che deve ringraziarlo per avergli letteralmnente salvato la carriera.
Siamo alle World Series del 1997 e "Devilfish" si presenta a Las Vegas con tutto il bankroll (200.000$) per giocare le WSOP e le ricche partite di cash game. Nel giro di pochi giorni perde tutto, più 70.000 dollari che gli erano stati prestati. Disperato, Ulliott si rivolge a Matloubi, che lo aiuta a racimolare 2.000$ per iscriversi a un evento di PL Hold'em. Incredibilmente, "Devilfish" vince il braccialetto e un ricco primo premio da 180.310$ ma nonostante i soldi intascati resta sempre in debito per quasi 100.000$.
A quel punto Mansour lo convince a sfidare in un heads-up di PLO Lyle Berman, un noto giocatore di Las Vegas. Ulliott non è per nulla convinto ma alla fine cede alle forti pressioni di Matloubi e se oggi è ancora sulla cresta dell'onda lo deve anche a quella decisione: da Berman vince 168.000 dollari e da quel momento dà la svolta alla sua carriera, che coincide anche con il declino di quella del suo "salvatore".
Quando si parla di Mansour Matloubi, dunque, si parla di uno dei veri protagonisti della storia del poker e fa una strana impressione non sapere più nulla di lui. Tuttavia, questo gioco ci ha spesso abituati a colpi di scena clamorosi: chissà che al prossimo Main Event WSOP non vedremo schierato un 63enne inglese di origini iraniane intenzionato a cercare un incredibile back-to-back...