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[VIDEO] Quando Mustapha Kanit si scontrò con un giocatore alticcio in un high roller da €50.000

Al giorno d'oggi Mustapha Kanit è uno dei regular più competitivi dei tornei high roller in giro per il mondo. Che si tratti di EPT, WSOP, WPT o Aussie Millions, Mustacchione è ormai un volto noto e riconosciuto da tutti, non solo dagli appassionati di poker italiani. Tuttavia, fino a qualche tempo fa Kanit era solo l'ennesimo giovane professionista schierato nei ristretti field degli high roller, e per lui non era certamente facile giocare al massimo delle sue capacità come avviene oggi. Se poi ci aggiungiamo un avversario alticcio che non sembra in grado di ragionare lucidamente, portare a termine un bluff può diventare un'impresa impossibile in una situazione così ad alta tensione.

È questo ciò che si è verificato nel super high roller da €50.000 dell'EPT Barcellona 2014. Il tavolo era tremendo per Musta, perché si trovava a fronteggiare Scott Seiver, John Juanda,  Sam Trickett e Olivier Busquet. L'obiettivo di questi top pro era sicuramente il norvegese Morten Klein, un giocatore amatoriale che in quel momento era già arrivato alla terza birra bevuta.  Lui e Kanit erano rispettivamente in terza e seconda posizione nel chipcount, ma questo non li ha fermati dal darsi battaglia in un monster pot.

Mustapha Kanit nel 2014
Mustapha Kanit nel 2014

Non conosciamo l'action preflop, ma sappiamo che sul flop j 9 4 c'erano 193.000 chips nel piatto. Kanit ha in mano k 10 e decide di puntare 75.000; Klein ha a q (progetto di colore nuts e due overpair) e sceglie di rilanciare a 150.000. Musta chiama e si giunge sul turn 7 con 493.000 chips in mezzo. Il nostro connazionale fa check con la doppia scala a incastro, ma solo per completare il check/raise: sulla puntata di 225.000 del norvegese rilancia a 540.000.

Klein chiama e sul river scende proprio la carta che cercava: un 7 . Musta fa check e il player scandinavo punta 125.000, una bet piccolissima sul pot da oltre un milione e mezzo. Kanit sa che non può fare altro che foldare, ma il suo avversario inizia a parlare in preda ai fumi dell'alcool.

"Ho la mano migliore, folda!", esclama Klein. Mustapha replica dimostrando sprazzi di quel talento purissimo che ormai conosciamo tutti: "Hai fatto colore al river". Il norvegese non si scompone quando si rende conto che il giovane avversario ha indovinato il suo punto, ma si spinge addirittura più in là, dichiarando apertamente la sua mano: "Sì, ho fatto colore con a q . Oppure sto bluffando, non lo so. Mi sono dimenticato di guardare le mia carte. Se sto bluffando dopo quello che ho detto, è il miglior bluff che sia mai stato fatto a questo tavolo".

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Alla fine Musta folda e Klein mostra la sua mano. "Era un bel rilancio, se non fosse stato per l'ultima birra che ho bevuto avrei foldato", commenta il norvegese, che subito dopo riceve un ammonimento dal tournament director Luca Vivaldi: è infatti proibito dichiarare la propria mano quando si è in gioco. Come fa notare Sam Trickett, "se dichiari la tua mano potrebbero dichiararla morta".

A Morten Klein, comunque, importa poco: ha chiuso il suo colore al river, ha vinto il piattone ed è felice così, con le tre birre in corpo che gli fanno sembrare tutto più facile e spensierato. Non riuscirà ad andare a premio, mentre Mustapha Kanit chiuderà in 9° posizione per €105.455.

Questa la mano decisamente particolare tra Kanit e Klein:

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