A quale appassionato di poker non è capitato almeno una volta di sognare la partecipazione a un tavolo televisivo di cash game high stakes? Sedersi con uno stack proibitivo, sfidare i professionisti e tornare a casa con un profitto è una prospettiva a dir poco affascinante per qualsiasi giocatore amatoriale.
Poche fortunatissime persone sono riuscite a coronare questo sogno. Parliamo di quei giocatori che hanno superato la concorrenza di migliaia di avversari online e si sono qualificati a un tavolo high stakes televisivo.
Quando gli show televisivi sul poker fanno sognare i giocatori amatoriali
Tutti gli show sul cash game hanno fatto promozioni di questo tipo: dal Big Game di Pokerstars al Poker After Dark, passando per lo storico Party Poker Big Game, c'è sempre stata almeno una puntata dedicata ai loose cannon, ovvero quei semplici appassionati di poker che si erano conquistati online la possibilità di sfidare i professionisti in una partita high stakes.
In questi casi lo stack iniziale viene fornito dalla poker room che sponsorizza l'evento. Al termine della sessione, il qualificato può tenere il profitto ma deve restituire lo stack iniziale.
Alcuni loose cannon (come Massimiliano Martinez) sono riusciti a vincere cifre importanti sfruttando al meglio questa occasione più unica che rara. Altri, invece, sono stati parecchi sfortunati. Nessuno, però, è riuscito a raggiungere il livello di sfortuna di Andrè Pettersson.

Andrè Pettersson, la storia del qualificato più sfortunato
Il giocatore svedese si era qualificato online su PartyPoker.com ed era stato invitato a Londra per prendere parte a una partita di cash game ai limiti £25-£50 con uno stack di £8.000.
Al tavolo erano presenti diversi volti noti del poker: Annette Obresta, David "Viffer" Peat, Jennifer Tilly, Sam Trickett, Neil Channing, Bruno Fitoussi e il compianto Dave "Devilfish" Ulliott.
Un'esperienza straordinaria e indimenticabile per Pedersen, che purtroppo è durata il tempo di una mano.
L'eliminazione alla prima mano
Sull'apertura a £100 di Channing con k 5 ci sono stati i call di Fitoussi con 10 9 e Ulliott con a 2 . Pettersson si è trovato subito tra le mani q q e ha deciso di agire senza paura, rilanciando a £500.
Channing e Ulliott hanno chiamato. Sul flop sono scesi q 4 5 . Devilfish, forte del progetto di scala e colore, è uscito in puntata a £600. In quel momento Pettersson aveva il nuts con il top set e ha deciso di non slowplayare: ha rilanciato a £1.800. Dopo il fold di Fitoussi, Devilfish ha immediatamente messo ai resti l'avversario per £8.000 effettivi. Pettersson ha snap-callato.
Il qualificato era in vantaggio grazie al 67% di possibilità di vittoria, ma Devilfish aveva ancora moltissime carte nel mazzo per superarlo. Una di queste era il k , che è uscito subito sul turn. Il board non si è accoppiato al river, pertanto Pettersson non ha potuto fare altro che alzarsi e stringere la mano a tutti.
Il suo sogno di sfidare e battere i professionisti si è infranto alla prima mano.
Ecco il video della sua breve avventura al Big Game di PartyPoker: