Dopo il Black Friday e l'acquisizione di Full Tilt Poker, Pokerstars è diventata il leader nel mondo del poker a livello internazionale. Ma dopo anni di dominio quasi incontrastato, diversi brand stanno recuperando terreno, sia online che live. Se in Italia abbiamo il bell'esempio di People's Poker, circuito in gran crescita e in grado di offrire domenicali con montepremi da €100.000 garantiti superati, sullo scenario dot com troviamo diverse poker room in netta ripresa rispetto agli ultimi anni.
Tra queste c'è sicuramente 888Poker, che ha intrapreso una strategia commerciale volta a offrire un'esperienza di poker completa. Lo dimostra soprattutto il team pro, costituito da esponenti del poker live (Sofia Lovgren e Dominik Nitsche), grinder/streamer (Parker "tonkaaap" Talbot) e volti noti del poker (su tutti, Kara Scott). Ma oltre a 888Poker, un'altra poker room che si sta muovendo in maniera molto positiva è PartyPoker.
Quello che un tempo era il brand più importante nel mondo del poker, sta tornando a macinare numeri importanti. Lo conferma anche il team pro Roberto Romanello, professionista gallese da 3.3 milioni di dollari lordi vinti in carriera nei tornei dal vivo.
"PartyPoker sta sfidando Pokerstars con gli eventi dal vivo e online. Il Title Fight (il domenicale online sul dot com) è partito con $250.000 garantiti con la promessa di aumentare di $25.000 il garantito ogni volta che questo fosse stato superato. Oggi siamo a $325.000. È un bel modo per ricompensare il supporto dei giocatori: più si iscrivono e più il montepremi garantito sale".
Oltre al discorso relativo al poker online, PartyPoker sta investendo molto sul poker dal vivo. Lo dimostra il PartyPoker Millions, torneo da ben sette milioni di euro garantiti, a cui si può partecipare pagando un costo di ingresso di 550 sterline. Come ci aveva detto il patron di Tilt Events (partner di PartyPoker per questo torneo) Pier Paolo Ruscalla: "Le aspettative sono molte alte nell’ottica di superare il garantito. Poi dopo il PartyPoker Million si vedrà, ma posso dire che questo è solo l’inizio".
Romanello ribadisce il concetto, spiegando che il successo di cui godrà PartyPoker sarà soprattutto dovuto alla passione della proprietà, in primis il boss Rob Yong:
"Hanno qualcosa di speciale, sono le persone giuste. Pensiamo a quanto Rob Yong ha fatto per questo gioco. Sono persone genuine, che hanno dedicato le loro vite al gioco e di cui i giocatori si fidano. Non sono robot che lavorano in automatico senza alcuna idea di cosa sia meglio per questo business. Le persone si stanno innamorando di PartyPoker. Sarà bello vedere Pokerstars superata".
Le continue frecciate di Romanello a Pokerstars nascono anche dalla proposta di contratto che la room della picca rossa gli fece per diventare team pro:
"Quando Pokerstars mi ha offerto un contratto, avevo tutta una serie di regole da rispettare: dovevo fare questo, non fare quello e via di scorrendo. Ho detto di no, perché non mi sembrava giusto. Non c'era una connessione. Con PartyPoker non sono costretto a giocare online, ma lo faccio lo stesso. Stiamo crescendo come un team e non mi sono mai sentito così bene da quando sono nel mondo del poker".
Nell'intervista a CalvinAyre.com, Romanello ha anche raccontato cosa ha fatto negli ultimi anni, visto che da diverso tempo era sparito dalle scene.
"La mia vita è cambiata molto. Non ho giocato granché dal vivo perché mi sono preparato per il matrimonio. Ho lavorato a progetti paralleli che stanno andando bene, e mi alleno almeno quattro volte alla settimana. In compenso ho iniziato a giocare online. Ho trovato il ritmo, ogni sera gioco i tre high roller da $500 su PartyPoker. Hanno l'opzione del rebuy e io amo l'action. Sto imparando molto dall'online e continuerò a cliccare ogni giorno".
Anche se ha riscoperto il poker online, Roberto Romanello sarà sicuramente tra gli iscritti del PartyPoker Millions, torneo che partirà con la Phase 1 in diverse località del mondo (queste le informazioni sulla tappa di Saint Vincent).