Tom Dwan ha preso posizione dopo aver ascoltato per intero quello che Howard Lederer aveva da dire a proposito di quanto accaduto a Full Tilt Poker, ma apparentemente le sue conclusioni sono diverse da quelle di diversi altri volti noti del mondo del poker.
Secondo "durrrr" infatti, ed al contrario di quanto ad esempio sostenuto da Daniel Negreanu, quanto detto da Lederer è sostanzialmente vero: "Nonostante a volte abbia enfatizzato certi punti in modo sbagliato, quello che sostiene coincide sostanzialmente con quello di cui ero anch'io a conoscenza. L'unico fatto che mi stupisce è come non sia stato evidenziato la gravità di un errore come quello di continuare a permettere depositi dopo il 15 aprile". La data del Black Friday.
Tom Dwan confessa anche di sentirsi responsabile, come giocatore conosciuto ed ex uomo immagine della compagnia, per non essersi assicurato in modo più incisivo se i soldi dei giocatori fossero al sicuro, ma in sintesi ritiene che "quello che ha detto Howard non era del tutto esatto in alcuni punti, ma mi ha dato l'impressione di voler essere piuttosto accurato".
Non sono però dello stesso avviso molti dei giocatori coinvolti, compresi alcuni estremamente famosi, a partire da John Juanda: "Credo che Lederer abbia dato quell'intervista non perché si sentisse in colpa, ma piuttosto per cercare di scaricare parte delle colpe su persone che non erano d'accordo con lui nel modo in cui gestiva la compagnia".
Anche Justin Bonomo domanda a Dwan se "sia troppo ambire ad un'accuratezza che sia superiore al 51%", mentre Ashton Griffin taglia la testa al toro dicendo: "Suono ignorante se ti dico che non me ne importa nulla che cosa sia andato storto o di chi sia la colpa, ma piuttosto semplicemente che tutto questo schifo sia successo?".
Un giudizio tanto netto quanto, probabilmente, diffuso.