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Vintage Stock e l'affare da 60 milioni di dollari chiuso a un tavolo 1$/2$ di Las Vegas

Uno dei 60 store della catena "Vintage Stock"

Fra uomini d'affari, gli accordi si chiudono spesso durante una cena o una partita a golf. Qualche volta, però, può accadere anche che affari milionari nascano proprio al tavolo da poker, ed è proprio il caso di Vintage Stock.

Nata negli anni '80, Vintage Stock è una catena di "memorabilia", una serie di negozi che vendono un po' di tutto purchè sia datato: dai film, ai dischi, ai videogame, ai giocattoli e persino ai vecchi poster!

60 store distribuiti un po' in tutti gli USA, per un business fiorente che il CEO Rodney Spriggs non aveva la minima intenzione di cedere. Poi, però, è accaduto qualcosa.

Rodney Spriggs, qui alle WSOP di Las Vegas

Spriggs è un grande appassionato di poker, e nelle sue estati non manca mai una capatina a Las Vegas, per le WSOP ma non solo. Anche l'estate 2016 non aveva fatto eccezione: così, durante una tranquilla partita 1$/2$ di Pot Limit Omaha che si teneva al Venetian, Spriggs si ritrova al tavolo con accanto Jon Isaac.

Quest'ultimo è un giovane e rampante imprenditore e, a soli 34 anni, è già a capo di una holding chiamata Live Ventures. I due iniziano a parlare di business, Isaac viene a sapere che Spriggs è uno dei tre soci fondatori di Vintage Stock e, tra una mano e l'altra, la cosa si approfondisce.

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Il giorno dopo Isaac e Spriggs avevano già trovato una base di trattativa. Quindi, appena tre mesi dopo, l'accordo era già stato siglato e comunicato alla stampa: dal novembre scorso, Live Ventures ha rilevato il 100% di Vintage Stock per la cifra di 60 milioni di dollari!

Fa sorridere il fatto che l'idea di questo grosso affare sia nata mentre si giocava a un tavolo in cui ci si siede al massimo con 4-500 dollari, e gli aneddoti che raccontano i due protagonisti confermano la particolarità della circostanza. Durante quella partita, infatti, pare che Spriggs avesse perso 10 poste proprio contro Isaac, per circa 2mila dollari. "Me li rinfaccia ancora oggi", rivela divertito Isaac a Card Player. Dal canto suo, Spriggs ha comunque di che essere soddisfatto: "Nonostante quei 10 buy-in, la sessione rimane in assoluto la migliore della mia vita, perchè mi ha portato un profit di 60 milioni di dollari!"

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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