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Video Games: 19enne gioca per 6 giorni di fila, non mangia e rischia di morire per un'infezione

La dipendenza da video games ci presenta un altro sconcertante episodio in Cina, con un ragazzo che rischia la vita per una lunga sessione online. Ma per capire il fenomeno facciamo prima un piccolo passo indietro.

Vi ricordate del 17enne russo deceduto dopo aver giocato per 22 giorni spostandosi di rado dal monitor? Purtroppo molti teenager sono esposti ad un male oscuro, subdolo ed a volte invisibile: l'addiction da video games che rischia di diventare molto più pericolosa di altre forme compulsive, proprio perché sottovalutata dalla società civile.

Il 2015 è stato un anno nero per i video gamers. L'episodio del ragazzino russo è accaduto a settembre ed a marzo un 23enne cinese ha perso la vita dopo aver speso 19 ore consecutive  in un internet caffè di Shangai, con gli occhi sempre incollati al monitor.

Un altro episodio simile (che deve far riflettere) è accaduto in un altro internet caffé in Cina, nella città di Hangzhou, pochi giorni fa.

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In questa immagine pubblicata dal tabloid The Sun, il ragazzo nella stazione di polizia

Il tabloid The Sun non ha voluto svelare il nome del giovane gamer, ma ha riferito che la polizia lo ha salvato in estremis e per puro caso (come potete vedere dalle foto pubblicate dal giornale inglese). Il 19enne cinese si è rinchiuso in un internet caffé per 6 giorni, dimenticando di lavarsi e nutrirsi, fino al collasso.

Alcuni agenti di polizia lo hanno ritrovato tra i cespugli accanto alla linea ferroviaria che collega Hangzhou con il resto della Cina. I suoi piedi erano sanguinanti ed infetti, quasi in putrefazione.

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Il gamer appena salvato dalla polizia cinese

Il ragazzo si è svegliato per chiedere un sorso d'acqua ed è stato condotto alla stazione locale della polizia per i primi soccorsi. Rischia di perdere l'uso dei piedi a causa di una pericolosa infezione. Non mangiava da 3 giorni per non interrompere la sua sessione di gioco, dopo aver speso tutti i suoi soldi nell'internet caffé. L'importante per lui era continuare a vivere una realtà virtuale parallela.

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Il padre, in un primo momento, non voleva saper nulla del figlio che era scappato di casa da 10 giorni e che da mesi sembrava affetto da una dipendenza patologica per il gioco. Gli ufficiali di polizia hanno dichiarato che il ragazzo ha rischiato di morire per l'infezione. Per fortuna è finito tutto bene, ma questo fenomeno che coinvolge migliaia di ragazzi non va sottovalutato a nessun livello. Rischia di diventare una piaga sociale che colpisce le generazioni più giovani.

In Italia, ad esempio, con il Decreto Balduzzi si sono rafforzate le misure per arginare il contagio del gioco real money nei confronti dei minorenni ma nulla si sta facendo per frenare queste pericolose dipendenze da video games.

In Francia invece si sta provando a regolamentare il fenomeno degli eSports che sta diventando un fenomeno di massa soprattutto in Cina e negli Stati Uniti. Ma anche in Europa non si scherza. Il controllo e la sorveglianza dei genitori diventa importante per prevenire episodi simili.

Pubblichiamo le foto diffuse da The Sun che possono apparire forti, solo per far capire la gravità dell'episodio.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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