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Jane Park Instagram

Super Enalotto: nella periferia romana svelata l’identità di uno dei “6” da €4,1 milioni

Palestrina, piccolo comune laziale di 21mila anime, nella cintura della città metropolitana di Roma, due settimane fa è diventato noto per la vincita di ben €16,8 milioni al Super Enalotto.

Nella ricevitoria storica “My Caffe di Colle Martino“ sono stati venduti 4 biglietti vincenti grazie alla Bacheca dei Sistemi nell’estrazione record che ha premiato 90 persone che si sono spartite il jackpot più alto della storia (€371 milioni).

Ogni biglietto vincente ha assicurato al fortunato possessore €4.123.704,71 al lordo delle tasse.

Il 70enne di Gallicano vincitore del Super Enalotto

Nel bar è accaduto però un fatto insolito: il giorno dopo l’estrazione – con molti curiosi presenti ancora nel locale – si è presentato un pensionato 70enne residente a Gallicano (ma ben conosciuto nel paese, faceva in passato l’operaio) che ha chiesto – senza nascondersi – se la sua schedina fosse vincente. La verifica del titolare della ricevitoria è risultata positiva e l’esito gli è stato comunicato in disparte per rispetto della sua privacy). L’uomo ha invitato a cena i dipendenti del bar e fuori sulla strada non ha fatto nulla per nascondere la sua gioia per la vincita. A Palestrina tutti sanno ora chi sia uno dei quattro fortunati.

Il titolare della ricevitoria di Palestrina (Roma) dove sono stati vendute 4 schedine vincenti (foto courtesy of canaledieci .it)

Perché è meglio proteggere la propria privacy

In genere è sempre consigliabile rispettare la propria privacy in caso di vincita della lotteria. Non ci vuole molta fantasia per comprenderne il motivo tra ladri, criminali e avvoltoi che non aspettano altro.

Soprattutto all’estero vi è la tendenza a rivelare la propria identità pubblicamente con interviste e foto (spesso sono le lotterie che insistono per ragioni di marketing), in Italia invece vi è una maggiore attenzione a proteggersi da parte dei giocatori.

La storia di Jane Park

Ancora fa discutere il caso della britannica Jane Park che nel 2013 vinse un milione di sterline all’EuroMillions (una delle lotterie internazionali più famose). La ragazzina scozzese (la potete vedere nella foto di copertina) aveva solo 17 anni all’epoca e non poteva capire bene le conseguenze. Era la più giovane vincitrice della lotterie europea. Dopo la sua esperienza, EuroMillions ha cambiato regolamento e ha alzato l’età minima da 16 a 18 anni per tutelare i minori dal gioco d’azzardo.

“In realtà io non volevo diventare un personaggio pubblico in quanto tale, ma rilasciavo interviste a tutti per riuscire a aumentare la consapevolezza del cambio di status”

Jane Park

La notorietà travolse al tempo la 17enne scozzese. “Mi sono pentita di aver svelato al pubblico la mia identità. Confermo che è stata una mia scelta, ma avevo solo 17 anni e tutto è successo così in fretta. Dopo aver deciso di uscire allo scoperto, in meno di 48 ore avevo un fotografo e un team di pubblicitari davanti a me. Penso che bisognerebbe concedere almeno 14 giorni ai vincitori delle lotterie per pensare a cosa sia meglio fare. In questo modo hanno il tempo per ponderare bene le loro scelte. E’ sbagliato prendere decisioni quando ancora devi capire e realizzare che sei diventato milionario. Devi fare i conti con te stesso in quel momento”.

“In realtà io non volevo diventare un personaggio pubblico in quanto tale, ma rilasciavo interviste a tutti per riuscire a aumentare la consapevolezza del cambio di status”.

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Mai fidarsi in famiglia, William Post ne sa qualcosa…

Quando ci sono tanti soldi che ballano è meglio non fidarsi neanche dei propri familiari. Il denaro può dare alla testa. Ne sa qualcosa William “Bud” Post III che vinse $ 16,2 milioni nel 1998. Suo fratello, una volta saputo del colpo di fortuna di William, non ci pensò due volte ad assumere un sicario per uccidere William e sua cognata per ereditare tutto. Il tentativo di omicidio però non andò a buon fine e finì in prigione. La vincita non portò comunque fortuna neanche a William Post III: dovette dichiarare dopo qualche anno bancarotta a seguito di un investimento sbagliato nel quale perse tutto.

Il silenzio è consigliabile per chi ha il privilegio di vivere certi colpi di fortuna, fidatevi per una volta.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.