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A Daniel Cates impedito l’accesso in Canada

daniel-catesPuoi essere un giovane milionario, famoso e con il viso da bravo ragazzo ma in Canada non guardano in faccia nessuno. La polizia di frontiera non scherza, ne sa qualcosa Daniel “jungleman12” Cates, al quale è stato impedito di raggiungere Phil Galfond a Vancouver.

Il fenomeno del cash game online statunitense dovrà così rinviare il suo ritorno nella prestigiosa scena degli High Stakes online su PokerStars. Aveva pensato al Canada come domicilio temporaneo per poter continuare la carriera da poker pro, visto che negli States è impossibile oramai dopo il black friday.

La trasferta si è però  interrotta sul nascere: “jungleman12” è stato fermato in aeroporto al momento della partenza per il paese nord americano perché sprovvisto del visto necessario per il soggiorno.

Lo ha rivelato il giovane player su Twitter in modo ironico: “Una situazione ridicola: sono stato deportato dal Canada come un immigrato clandestino. Domani andrò a Seattle per ottenere un permesso temporaneo”.

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Per i grinders statunitensi sono mesi difficili: “A quanto pare – afferma Cates – ho bisogno di un visto per giocare a poker e vivere in Canada. Qualcuno conosce le leggi sull’immigrazione in quel paese?”.

Dan Cates dovrà sistemare le pratiche burocratiche prima rientrare nell’arena degli High Stakes online. Problemi che potrebbero riguardare diversi poker player professionisti statunitensi, molti dei quali stanno pensando ad una trasferimento temporaneo a  Malta o nei paesi Caraibici per giocare liberamente online.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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