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A Daniel Cates impedito l’accesso in Canada

daniel-catesPuoi essere un giovane milionario, famoso e con il viso da bravo ragazzo ma in Canada non guardano in faccia nessuno. La polizia di frontiera non scherza, ne sa qualcosa Daniel “jungleman12” Cates, al quale è stato impedito di raggiungere Phil Galfond a Vancouver.

Il fenomeno del cash game online statunitense dovrà così rinviare il suo ritorno nella prestigiosa scena degli High Stakes online su PokerStars. Aveva pensato al Canada come domicilio temporaneo per poter continuare la carriera da poker pro, visto che negli States è impossibile oramai dopo il black friday.

La trasferta si è però  interrotta sul nascere: “jungleman12” è stato fermato in aeroporto al momento della partenza per il paese nord americano perché sprovvisto del visto necessario per il soggiorno.

Lo ha rivelato il giovane player su Twitter in modo ironico: “Una situazione ridicola: sono stato deportato dal Canada come un immigrato clandestino. Domani andrò a Seattle per ottenere un permesso temporaneo”.

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Per i grinders statunitensi sono mesi difficili: “A quanto pare – afferma Cates – ho bisogno di un visto per giocare a poker e vivere in Canada. Qualcuno conosce le leggi sull’immigrazione in quel paese?”.

Dan Cates dovrà sistemare le pratiche burocratiche prima rientrare nell’arena degli High Stakes online. Problemi che potrebbero riguardare diversi poker player professionisti statunitensi, molti dei quali stanno pensando ad una trasferimento temporaneo a  Malta o nei paesi Caraibici per giocare liberamente online.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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