Poker online
Roman Abramovich, il miliardario russo proprietario del Chelsea Football Club, ha vinto in tribunale la causa per diffamazione contro il Gruppo Editoriale l’Espresso che, nel maggio del 2009, aveva pubblicato un articolo sul quotidiano "La Repubblica" asserendo che lo stesso avesse perso a poker uno dei suoi yacht dal valore di 500.000 euro.
Secondo il giornale italiano, infatti, Abramovich – di passaggio a Barcellona per assistere all’incontro di Champions League della sua squadra – s’era poi ritrovato coinvolto in una ricca partita a carte dove, preso dalla febbre del gioco, avrebbe finito col perdere una cifra così alta da dover cedere una delle sue costose imbarcazioni per risanare il debito contratto.
Dopo la pubblicazione della notizia, però, un portavoce del magnate russo si era subito affrettato a smentirla, promettendo dure ripercussioni legali per una storia inventata di sana pianta e dai contenuti assolutamente diffamatori. 
Ora la faccenda è finalmente giunta a conclusione, dopo che l’Alta Corte di Londra si è pronunciata a favore proprio di Abramovich che, a detta del suo avvocato, aveva sofferto un grave danno d’immagine ad anche un forte imbarazzo per il coinvolgimento, nell’articolo, anche della storica compagna di Roman, Dasha Zhukova, che ormai stanca del suo vizio pareva avergli dato un perentorio aut-aut: “O io o il tavolo da gioco”.
Il rappresentante legale del quotidiano italiano non ha quindi potuto far altro che offrire le scuse ufficiali del proprio assistito, ammettendo pubblicamente che le insinuazioni dell’articolo erano del tutto false e che non avrebbero mai dovute essere pubblicate.
Adesso per il Gruppo Editoriale l’Espresso resta soltanto da pagare un forte risarcimento danni, di cui non si conosce l’entità ma che si può supporre sia di diversi zeri visti i soggetti coinvolti. Abramovich, che si stima possa contare su un patrimonio personale di 12 miliardi di euro, ha comunque già fatto sapere che tutto il denaro ricavato verrà interamente devoluto in beneficenza.
