Nell'interessante dibattito sullo stato di salute del poker online italiano, il manager di PokerStars.it Giulio Astarita esce dal coro e va decisamente controcorrente, rivelando - in un'intervista esclusiva con Assopoker - che il numero dei giocatori italiani è in lieve aumento e che c’è un errore nella valutazione dei dati.
Ad agosto e settembre si è registrato un calo dei volumi rispetto allo stesso periodo del 2011: come interpreti questi numeri e quali possono essere le cause di un down così evidente? La crisi economica può aver influito?
Io ho una visione abbastanza diversa nell'interpretare questi dati: i volumi non sono particolarmente in calo. Vi è una leggera flessione ma nulla di preoccupante. E’ vero che la gente ha meno soldi, però non sono i 30/40 euro mensili che spendi nel poker che ti cambiano la vita. Il problema è un altro: la gente ha speso troppo nei mesi precedenti. Con l’avvento del cash game, ci sono stati infiniti giocatori che hanno ragionato: ora divento milionario, sarò il nuovo Isildur1, vado a sfidare i migliori, mi voglio sedere con Minieri e Negreanu… Indovina cosa è successo? Di tutti questi players che hanno ragionato in questo modo, tranne uno o due, molti hanno perso tutto o quasi, e bisogna considerare che avevano bankroll interessanti. Però questi giocatori non sono scomparsi ed è senza dubbio un dato positivo”.
Ci sono meno players nel poker online italiano?
Io non dispongo di dati assoluti, conosco i numeri di PokerStars e mi sono fatto un’idea abbastanza precisa di quelli della concorrenza: non è vero che i giocatori sono diminuiti, secondo me potrebbero essere aumentati… solo che invece di giocare al NL1000, ora grindano al NL100, invece di stare al NL200 giocano al NL25, chi era al NL25 fa i sit and go da 3 euro. Il numero dei giocatori non è in diminuzione ma la spesa media è minore rispetto ai mesi iniziali del cash.
Quindi i dati di agosto vanno presi con le necessarie cautele?
I volumi si stanno solo normalizzando ed è sbagliato il termine di paragone, agosto 2011 non può essere preso in esame: il primo mese indicativo sull’andamento del mercato del poker sarà novembre se non addirittura dicembre. Settembre 2011 è ancora da considerarsi un mese drogato. A novembre avremmo un’indicazione attendibile, dicembre ancor di più. Gennaio sarà un altro mese non attendibile perché molti vip system sono annuali, compreso quello di PokerStars, di conseguenza molte persone si pongono in quel momento degli obiettivi: ‘voglio diventare SuperNova Elite o Imperatore’. Cosa assolutamente legittima, ma a gennaio e febbraio è fuorviante comparare i dati di mercato. In sintesi, novembre, dicembre, marzo e aprile, ci diranno se il mercato è realmente sceso.
Nel 2011 si è assistito ad un boom ingiustificato?
L’anno scorso il mercato era in un momento di doping estremo. I numeri erano sbagliati un anno fa, non oggi. Agosto 2011 è stato il miglior mese all time per il poker italiano, considerando le novità. Quest’anno, molti erano in vacanza in quel mese, quindi non ha senso fare paragoni. L’inverno è senza dubbio una stagione più favorevole per il poker: stai davanti al pc volentieri e magari provi a vincere 10.000 euro, spendendone 3 .
Il -42% della spesa mostrato ad agosto quindi non è da considerarsi un dato realistico?
Non mi preoccupa assolutamente ed inoltre la situazione per PokerStars è molto particolare perché siamo andati in controtendenza (a settembre 2012 è l’unica room ad essere cresciuta rispetto allo stesso mese del 2011, ndr). Sul cash siamo leggermente calati ad agosto rispetto all’anno scorso, nei tornei siamo cresciuti parecchio. I field degli MTT sono più alti ora rispetto a prima quando non c’era il cash. Ed anche i sit sono tornati ad ottimi livelli.
La vostra strategia per i prossimi mesi?
La nostra offerta piace sempre alla gente, è innovativa, divertente e si può vincere tanto con poco. Proseguiremo su questa strada. Ma se dovessi lavorare su un’altra poker room sarei molto sereno, perché il business c’è ed è stabile, naturalmente dando per scontato che la room stessa stia seguendo una politica intelligente e non suicida.
Per politica suicida cosa intendi?
Politica suicida è quando una room non valorizza il giocatore medio italiano. Per giocatore medio non intendo il professionista, colui che gioca con 14 tavoli aperti al NL100 e che ha 25.000 euro di bankroll a dire poco. Il giocatore medio italiano è un ragazzo di 25-30 anni, con carta di credito ed è un maschietto. E’ quello che bisogna tutelare. Cosa vuole questo giocatore? Vuole divertirsi.
Quale può essere il segreto per farlo divertire?
Fornendogli tante idee ed iniziative. Ad iniziare dai tornei. Il Sunday Million ad esempio è un sogno ed un evento che possono vincere tutti. Se io sono arrivato quarto ad un side durissimo a Sanremo come il 2.000€ NLHE dell’EPT (partecipavano tutti i big stranieri eliminati nei primi due giorni del Main Event , ndr) vuol dire che il Sunday Million lo possono vincere tutti. E’ vero che bisogna battere 6.000 giocatori, ma c’è sempre un vincitore. Questa volta ha vinto un ragazzo di 24 anni (il siciliano jabrilis) che ha portato a casa un premio da oltre 231.000 euro. Sono veramente tanti soldi…
E’ anche vero che è un torneo che prevede un buy-in da 250 euro?
Si hai ragione però abbiamo messo in palio tanti posti con i satelliti: ti potevi qualificare anche investendo zero. Alcuni sono riusciti addirittura a giocare il torneo partendo dai freeroll o investendo qualche fpp. Il ragazzo che è arrivato 15esimo ha vinto 4.200€ con 10 fpp. E’ senza dubbio piacevole…
Si parla tanto di Europa unita, ma ha senso mantenere nel Vecchio Continente così tanti piccoli mercati frammentati (l’EGBA parla di 27 micro market) quando potremmo avere un mercato europeo con liquidità comune e condivisa?
La risposta è ovvia: è palese quali siano gli svantaggi per un mercato chiuso ed inoltre sottovalutiamo le sinergie che si verrebbero a creare per un mercato aperto. Non solo ci sono più giocatori ma anche tanti altri aspetti positivi che potrebbero fare la differenza: tipo se aumentano i montepremi dei tornei, diventerebbe più semplice raggiungere certe fasce di mercato che al momento sono difficili da conquistare.
In che modo?
Gli italiani sono un popolo di sognatori che preferiscono spendere un euro per vincere 60 milioni, quando le possibilità di vincita sono pari ad una su 623 milioni… e con un payout che al 48% va allo stato. Il poker restituisce ai giocatori il 97,8% nel cash game e il 91% nei tornei e sit and go. Più ci sono le promozioni come il rakeback etc. Alla fine alle rooms rimangono margini molto contenuti. Al di là di queste considerazioni: te lo immagini cosa potrebbe succedere se il Sunday Million venisse organizzato ogni settimana? E se organizzassimo le ECOOP, dove al primo verrebbe garantito un premio da 3 milioni? Hai presente quanta gente nuova si appassionerebbe a questo gioco? Organizzi una Micro serie dove con un euro nei puoi vincere 20.000€. Le sinergie per un mercato unico sarebbero infinite.
Potrebbe esserci una percezione diversa del movimento anche a livello sociale?
Sarebbe più facile educare le persone che questo non è un gioco d’azzardo ma di intelligenza e che con la pratica si possono ottenere risultati interessanti, ma pensiamo anche ad altre sinergie: gli orari ad esempio. In Italia il picco del traffico si registra delle 20.30 alle 0.30. Ci pensi ad un mercato che dal Portogallo alla Russia occupa una fascia oraria di 6 ore? Pensiamo ad esempio al medico di turno che finisce di lavorare alle 2 di notte e non ha voglia di andare a dormire. A quell’ora non è facilissimo trovare action interessante. In un mercato europeo non avrebbe problemi.
L’apertura alla liquidità internazionale sarebbe uno sbocco naturale che garantirebbe un futuro a questo settore, valorizzando e non gravando sui budget dei giocatori?
Si con queste condizioni, nuove persone si appassionerebbero ed il mercato continuerebbe a crescere. Si alimenterebbero nuove sinergie di gioco e ne beneficerebbero tutti, non solo gli operatori. I giocatori potrebbero coltivare la propria passione, spendendo poco e magari levandosi anche qualche soddisfazione economica interessante.
Esprimi la tua opinione sullo stato di salute del poker online italiano e sulle strategie future sul nostro forum!
Beltrami (PokerStars): "Full Tilt, rimborso italiani entro 2012"
Beltrami: "PokerStars investirà nel poker live italiano"
Cash game: il mercato torna a crescere a settembre