Le scommesse all'interno dei giochi di abilità si dividono in due grandi sottogruppi: scommesse a quota fissa e scommesse a totalizzatore . Queste ultime prevedono una vincita certa per il banco: vi è infatti un montepremi che viene solo in parte redistribuito tra tutti i vincitori e il guadagno del banco si materializza nella differenza tra quanto giocato e quanto restituito. Eventi tipici di questa tipologia di scommesse sono il totocalcio e l'ippica al totalizzatore, sicuramente più affascinante e con maggiori possibilità di guadagno per lo scommettitore. Sono le scommesse a quota fissa dove il banco non ha mai l'assoluta certezza di risultare vincitore. Nelle scommesse a quota fissa il giocatore decide indipendentemente su quali e quanti eventi scommettere potendo cosi operare al di fuori di rigidi schemi.
Lecita è a questo punto la domanda sul perchè convenga a dei bookmakers intraprendere un attività bancando a quota fissa, nonostante come ampiamente ribadito non vi sia la certezza di ottenere un "sicuro "profitto, anche in questo modo di intendere la scommessa si concretizzza una posizione di vantaggio da parte del bookmaker. Colui il quale si assume il rischio di bancare la scommessa ha un vantaggio definito "percentuale di allibramento" o aggio, che è facilmente calcolabile ad esempio su un evento calcistico a tre segni:
1 2,10
X 3,05
2 3,30
applichiamo la formula:
1-{100/[(100/Quota1)+(100/QuotaX)+(100/Quota2)]}
che diventa:
1-{100/[(100/2,10)+(100/3,05)+(100/3,30)]}
ossia 1-0,90 = 0,1
in questo caso si ottiene un aggio al 10% .
La situazione ideale per un bookmaker (come ad esempio Sisal) che allibra a quota fissa si concretizza quindi, quando su un determinato evento ha un'esposizione identica per tutti i segni previsti ad esempio:
tennista A 1,90 totale gioco ricevuto su A 2000 euro
tennista B 1,90 totale gioco ricevuto su B 2000 euro
In questo caso "raro " il book ottiene una vincita qualunque sia il tennista vincente. Ovviamente anche se il gioco ricevuto rimane sbilanciato su un segno (A o B) rimane sempre un vantaggio, perchè allibrerà quella vittoria ad una quota molto inferiore della % di uscita.
Altrettanto ovvio è però che essendo il mercato delle scommesse a quota fissa una sorta di "mercato perfetto", l'abilità del bookmaker è quella di avere sempre quote aggiornate e allineate al mercato perchè in caso contrario - a causa di giocatori estremamente abili - la debacle per il "bookies" è sempre in agguato.