Quando l’impossibile diventa possibile: pochi giorni fa sulla Doyles Room, una skin del circuito Cake Poker, il software ha assegnato un piatto conteso fra due giocatori alla mano perdente.
E’ accaduto in una partita di cash game dai limiti $ 0.02/ $ 0.04, con due giocatori finiti in all-in preflop: uno di questi aveva k k , l’altro a q .
Su di un board 4 4 8 6 9 il piatto avrebbe dovuto essere assegnato al giocatore che aveva AQ e colore nut, mentre clamorosamente è stato il possessore di K-K a vincerlo, sempre con colore.
La mano è stata postata sul forum statunitense “2+2” ed ha subito suscitato stupore, perché al di là delle cifre in ballo si trattava di un bug del software tanto clamoroso quanto inspiegabile.
Lee Jones, manager di Cake Poker stimato nell’ambiente anche per i suoi trascorsi in PokerStars, ha partecipato attivamente alla discussione ammettendo l’errore e promettendo spiegazioni dettagliate non appena fosse stato pienamente chiarito l’accaduto.
Dopo le indagini del caso, evidentemente cruciali per andare ad eliminare un bug che mai si era verificato prima, queste sono state le spiegazioni di Lee Jones sull’accaduto:
“Nella mano in questione c’era un giocatore seduto in posizione di cut off che non aveva pagato i bui, e a cui è stato chiesto di postare così il dead blind. Non lo ha fatto, ma in qualche modo c’è stato un ritardo perfettamente sincronizzato tra il client ed il server che ha portato il giocatore sul cut off ad avere un pulsante del “fold”, sebbene il player potrebbe anche non averlo visto. Probabilmente senza saperlo, ha cliccato su questo pulsante "fantasma", e questo comando è stato recepito dal server. Ora, il codice del server è stato costruito in modo da essere protetto da questo tipo di messaggi estranei, come le intrusioni di hackers. Tuttavia è emerso che non aveva questo tipo di protezione nei confronti di chi fosse nella posizione di un giocatore che metta nel piatto un dead blind, se il messaggio è qualcosa che non sarebbe comunque dovuto arrivare (ad esempio un “fold” da parte di qualcuno in realtà non autorizzato ad essere presente nella mano).
Tutto questo ha fatto sì che il sistema credesse che ci fosse un side pot da assegnare tra il giocatore sul cut off e quello seduto in posizione di small blind, ovvero il giocatore che aveva K-K. Poiché tuttavia il piatto era uno soltanto lo ha assegnato allo small blind, e dato che in effetti non c’erano altri piatti da assegnare ha terminato la mano.
Abbiamo aggiustato il codice e lo stiamo testando. Anche se c’è una buona probabilità che una cosa del genere non sarebbe comunque accaduta di nuovo prima di quattro anni non staremo ovviamente ad aspettare per vedere se succede di nuovo. Pensiamo di aver risolto questo problema”.
Lee Jones si è poi offerto di rifondere a chiunque fosse eventualmente in grado di mostrare una hand history con un difetto analogo il doppio del piatto perso, oltre alla somma extra di 500 dollari come rimborso.
Inoltre, lo stesso trattamento - alla stregua di un bad beat jackpot - è stato riservato al giocatore che aveva AQ, così come 250 dollari sono stati riservati al giocatore (non coinvolto nella mano) che per primo ha posto all’attenzione del forum questo problema, senza il quale lo stesso Lee Jones ammette che non sarebbero riusciti ad individuare e fixare questo bug, e altri 250$ verranno divisi tra gli altri partecipanti alla mano, incluso il player che - suo malgrado - ha foldato senza avere una mano.
Il manager di Cake Poker non ha esitato a definire quanto avvenuto una tempesta perfetta, intendendo con questo un insieme di variabili straordinarie che combinate esattamente a quel modo hanno portato questo risultato tanto inatteso.
Gli utenti di “2+2” sembrano aver apprezzato la tempestività e la trasparenza con cui sia stato affrontato e risolto il problema, che evidente ha avuto o avrebbe potuto avere ripercussioni di immagine potenzialmente terrificanti.
D’altra parte, sebbene in qualsiasi programma esistano dei bug specie in quelli complessi, Cake Poker deve aver sudato freddo per quanto accaduto, e non c’è dubbio che a causa del danno di immagine che in qualche modo si è venuto a creare qualche testa sia rotolata fra il personale: d’altra parte, quando c’è di mezzo una torta ("cake" vuol dire appunto "torta, ndr) qualcuno devono pur fare la festa...