Chad Brown, giocatore professionista americano nonchè marito della splendida Vanessa Rousso, ci racconta del boom del poker online e delle grandi opportunità che questo gioco può offrire non solo dal punto di vista economico ma anche da quello più strettamente culturale.
“Probabilmente non tutti lo conoscete, ma lo slogan per l’arruolamento nella Marina Militare recita questo: “Non è solo un lavoro, è una avventura!” Ed infatti spesso è proprio per questo motivo che molti ragazzi decidono di diventare marinai: viaggiare per il mondo ed esplorare diversi paesi e culture. Ma per tutti quelli che non amano passare la propria vita su di una nave, oggigiorno una possibilità del genere la offre anche il poker online.
Come forse già saprete, io faccio parte del Team Pro di PokerStars, la room più grande al mondo che ha reso il gioco online un fenomeno globale grazie soprattutto all’organizzazione di alcuni circuiti di tornei live, come l’European Poker Tour, il Latin American Poker Tour e l’Asia Pacific Poker Tour. Nel magnifico connubio tra i due fenomeni, giocatori da tutto il mondo possono ora qualificarsi tramite satelliti, guadagnandosi con pochi soldi il prezzo del buy-in e tutte le spese di viaggio e di soggiorno per le diverse località che ospitano gli eventi.
Naturalmente anch’io ho partecipato a molti di essi, ed ho quindi praticamente viaggiato in tutto il mondo. Nei diversi soggiorni ho incontrato davvero tantissima gente e con provenienza da ogni parte del globo: dalla Cina al Sud America, dall’Africa ai paesi del nord Europa. Ed il bello è che erano tutti molto giovani, con età spesso compresa tra i 18 ed i 23 anni.
Ho sempre pensato che per loro un’esperienza del genere potesse significare davvero molto. Ricordo che, quand’ero ancora un 18enne, adoravo viaggiare. Ma a quei tempi le risorse a disposizione erano diverse, e partire da New York – dove sono nato – per andare in Florida era già una bella esperienza. I ragazzi di adesso, invece, con il poker online hanno davvero tutt’altre opportunità. E tutto questo è iniziato con Chris Moneymaker che, con un satellite di appena 39 dollari, ha conquistato prima un posto alle World Series of Poker e poi addirittura la vittoria finale al Main Event per 2,5 miloni di dollari di premio.
Mi dispiace per Sammy Farha che in quell’occasione arrivò secondo, ma probabilmente quello che abbiamo oggi lo dobbiamo forse quasi interamente a quel grandissimo risultato di Chris.
Ormai bastano anche 2 dollari per provarci. Con un po’ di abilità e fortuna si può vincere un pacchetto completo per andare a giocarsi un torneo dove il montepremi può essere davvero da sogno. E poi è così eccitante l’idea di partire per un paese estero con in tasca la possibilità di vincere anche milioni.
Grazie al poker online questo è davvero realizzabile, e se lo desiderate veramente sappiate allora che le probabilità di riuscirci sono sicuramente concrete.
Durante i miei viaggi ho incontrato persone meravigliose, con gli occhi luccicanti di contentezza per essere finalmente presenti ad una manifestazione di risonanza planetaria.
Ad esempio a Macao – che è una sorta di Las Vegas asiatica con decine di grandi casinò e con guadagni complessivi che spesso superano abbondantemente anche quelli di Sin City - se non fosse stato per il fatto che lì si svolge l’APPT probabilmente non ci sarei mai andato. Invece poi ci sono stato ben due volte.
Durante il mio ultimo suggiorno ho avuto modo di vedere un po’ la città e d’imparare qualcosa della loro cultura. Una volta ho incontrato anche Men “The Master” Nguyen e Chris Grigorian che avevano appena finito di consumare un pranzo a base di piccione. E mentre Men mi raccontava che quella è una specialità originaria del Vietnam, Chris mi ha poi confidato che l’uccello non aveva tutto questo gusto particolare. Sapeva molto di pollo.
C’è tanto da imparare sulle altre culture, e grazie al lavoro che faccio questo aspetto è come una specie di bonus. Credo che il poker influenzerà le politiche mondiali in un prossimo futuro, perchè è ormai uno sport praticato a livello globale.
Infatti, se mentre in America ad esempio amiamo il baseball ed invece in Europa è quasi ignorato - e lo stesso potremmo dire noi per il loro rugby o calcio - il poker è invece tutt’altra cosa, perchè permette a chiunque di confrontarsi anche con i migliori, mantenendo sempre delle buone possibilità di vittoria se ci si dedica con impegno e serietà a migliorare costantemente il proprio gioco.
Negli altri sport è tutto diverso, perchè bisogna nascere con una certa predisposizione genetica per eccellere a livello professionistico.
Il poker non conosce confini di alcun genere. Ho giocato con persone di tutte le razze, che facevano i lavori più disparati e che avevano origini familiari tra le più diverse. Mi sono seduto al tavolo con attori famosi, atleti, cantanti, medaglie d’oro alle Olimpiadi, politici, spacciatori di droga, membri della mafia, studenti, dottori, casalinghe, senzatetto, handicappati ecc. ecc. Potrei continuare all’infinito.
Questi sono gli elementi che rendono questo gioco così speciale ed affascinante. Provateci anche voi, quindi, se non l’avete già fatto, perchè qualche volta basterà effettuare un po’ di click per rendere più vicine che mai mete quali Barcellona, San Remo, Monte Carlo, Canada, Australia, Turchia o le Bahamas.”