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Cole South: l'uomo da 3 milioni di dollari

Nonostante abbia soltanto 22 anni, Cole South ha già fatto abbastanza per far parlare di sé. Uno dei membri più rispettati del team di CardRunner ha infatti chiuso il 2009 in attivo di 2 milioni di dollari ai tavoli di cash game high stakes, e adesso si gode il suo momento magico, che lo vede in questo inizio 2010 fra i migliori grazie a ben 3 milioni di dollari guadagnati finora.

Nonostante i brutti momenti saranno certo destinati ad arrivare anche per lui, South non nasconde la sua soddisfazione, conscio che la fortuna abbia avuto il suo ruolo ma che in tutto questo vi sia anche molto merito: “Ho avuto certamente la buona sorte dalla mia parte, così come sono stato fortunato ad avere un inizio dell'anno tanto buono – puntualizza a scanso di equivoci – ma ho lavorato molto sul mio gioco al di fuori dei tavoli, e fa piacere rendersi conto di quanto questo ripaghi con risultati del genere”.

South insomma conferma quello che un giocatore davvero vincente non può esimersi dal fare, ovvero interrogarsi costantemente sul proprio gioco a prescindere dai risultati di questo, poiché per quanto si possa far bene vi saranno sempre aspetti da rivedere e correggere per migliorare ulteriormente: “Prima e dopo ciascuna sessione controllo sempre le mani più importanti in cui mi sono trovato coinvolto recentemente, per vedere se avrei potuto fare qualcosa di diverso”. Ma questo, evidentemente, non basta ancora.

Per emergere ulteriormente sono infatti necessari altri due fattori, ovvero scegliere il gioco nel quale si è maggiormente vincenti e nel contempo confrontarsi con i migliori per imparare sempre qualcosa di nuovo. Nonostante questo possa apparire contraddittorio, un punto di equilibrio è tanto possibile quanto necessario, in particolar modo quando ci si trova a competere contro i migliori al mondo: “Saper scegliere il gioco più profittevole per noi è una capacità importante per ciascun giocatore di poker – sottolinea South – se infatti ci si ostina a giocare soltanto laddove i nostri avversari sono più forti di noi si è destinati ad andare rotti. D'altra parte, è difficile migliorare come giocatore se ci si confronta soltanto con giocatori peggiori. Nelle partite di cash game high stakes, i giocatori sono talmente pochi e il denaro in gioco è talmente tanto che qualsiasi player non all'altezza non ha speranza di uscirne vivo”.

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Ecco allora che il rispetto per certi mostri sacri diventa inevitabile, senza che questo si trasformi mai in timore: “Ciascun avversario a questi livelli è estremamente duro, e non ve n'è alcuno che possa essere considerato un pollo da spennare. Ragazzi come Tom Dwan, Phil Ivey o Patrik Antonius rappresentano il top per una ragione: sono giocatori di poker di una bravura assolutamente incredibile. Rispetto il loro gioco fermamente, ma allo stesso tempo ho giocato molto contro di loro in heads-up e ne sono uscito come un player migliore”.

Tuttavia, nonostante i risultati ai tavoli non gli manchino di certo, South è il primo a riconoscere che tutto questo non possa bastare in una vita che voglia essere pienamente soddisfacente: “Mi piace molto giocare a poker, ma alla fine dei conti è soltanto un gioco di carte. Riesco ad essere davvero felice solo quando sono in grado di portare avanti una vita bilanciata che includa una serie di interessi, come il viaggiare o l'attività sportiva. Quando sono felice al di fuori del tavolo da poker, questo si riflette sul mio gioco, e credo dipenda dalla qualità delle persone di cui ti circondi. Sono fortunato ad avere una splendida ragazza ed un cane meraviglioso che sono a casa, al di là di come sia andata la giornata al gioco”.

Cash player nell'anima, Cole South non disdegna confrontarsi anche con i tornei live. Nelle scorse WSOP è giunto infatti a premio nel Main Event, un'esperienza positiva che lo invoglia a ripeterla: “Mi sono molto divertito a partecipare ai tornei live la scorsa estate, e penso che lo farò di nuovo partecipando ad alcuni eventi delle prossime WSOP. Andare deep in un torneo è un'emozione completamente diversa dall'essere vincenti al cash game”. E quando ci si chiama Cole South, concedersi entrambe le cose è un lusso che senz'altro ci si può permettere.

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