E’ intervenuto il Consiglio di Stato nella nota disputa giurisprudenziale sui tornei di poker live che ha registrato in questi mesi forti divergenze tra i vari Tribunali Amministrativi Regionali (TAR). I giudici di Palazzo Spada hanno respinto la richiesta di risarcimento danni da parte di un circolo che si era visto negare un’autorizzazione per organizzare un torneo di Texas Hold’em da parte della Questura competente.
Secondo il supremo organo di giustizia amministrativa, il Questore – nel caso di specie – ha agito legittimamente. Inoltre, sembra oramai chiaro, alla luce di questa sentenza, che il potere autorizzatorio spetti soltanto ai Monopoli di Stato (AAMS). La decisione del Consiglio di Stato si basa – riferisce Jamma – sull’ art. 24, comma 28, della legge 7 luglio 2009, n. 88, meglio conosciuta come Legge Comunitaria 2008: “l’esercizio e la raccolta dei tornei di poker sportivo non a distanza sono consentiti ai soggetti titolari di concessione per l’esercizio e la raccolta di uno o più dei giochi di cui al comma 11 attraverso rete fisica, nonché ai soggetti che rispettino i requisiti e le condizioni di cui al comma 15 previa autorizzazione dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (AAMS)”.
Con l’entrata in vigore della ‘Legge Comunitaria’ tale potere spetta solo ad AAMS e non alle Questure che devono però continuare a controllare e vigilare. Alla luce dell’art.24, può essere quindi legittimamente negata ad un’associazione l’autorizzazione a organizzare un torneo di poker, almeno fino a quando non verrà pubblicato il regolamento e da piazza Mastai potranno finalmente rilasciare ‘licenze’ ad hoc per il gioco live.
Il precedente può essere significativo: innanzitutto sbarra la strada ai circoli di poter richiedere un risarcimento danni ma non solo, nega inoltre alle medesime associazioni l’esistenza di un interesse legittimo a poter organizzare tornei di poker. Sotto il profilo amministrativo quindi sembra non vi siano più dubbi: i circoli, per agire in regola, dovranno attendere la pubblicazione del regolamento attuativo della Legge appena citata e partecipare al bando di gara previsto per l’acquisizione delle concessioni necessarie.
La recente sentenza del Consiglio di Stato avrà importanti riflessi sotto il profilo amministrativo, ma non influirà in maniera diretta con la posizione penale delle centinaia di giocatori denunciati in questi mesi che sono ancora in attesa di una decisione da parte dei giudici per le indagini preliminari. Al momento si è espresso in maniera netta e chiara solo il Tribunale di Genova, archiviando la posizione di una ventina di giocatori, non ritenendo gioco d’azzardo i tornei di Texas Hold’em.