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Nonostante la temuta entrata in vigore delle disposizioni in materia di antiriciclaggio, nonostante la serpeggiante crisi dei consumi, i casinò italiani reggono bene l'urto e anzi registrano un bel segno più accanto ai loro incassi.
Il dato aritmetico, pur essendo dato da tre risultati mediocri, quelli di Saint Vincent, Sanremo e Venezia, è però ampiamente compensato da quello, ottimo, registrato dal Casinò di Campione.
I dati, riportati da Gioco & Giochi, si riferiscono a maggio 2008, mostrando, infatti, come le quattro case da gioco hanno incassato 218,138,065 di euro rispetto ai 217,149,945 registrati nello stesso mese dell'anno precedente.
A fare la parte del leone, in quanto a incassi, è il casinò di Venezia, con 83,566,036 milioni di euro, un dato però in flessione rispetto a quello del 2007, quando i milioni incassati erano stati 84,204,742. Anche il casinò di Sanremo perde circa 2 milioni di euro: dai 38,661,082 incassati nel 2007 passa ai 36,651,295 del maggio 2008. Più marcata la perdita di Saint Vincent: nel maggio 2007 aveva introitato 48,208,496 euro, dodici mesi dopo 44,018,590.
In netta controtendenza il casinò di Campione, che proprio nel maggio 2007 aveva traslocato nella sua nuova e ben più ampia sede: 46,075,625 euro gli incassi dell'anno scorso, 53,902,144 quelli del maggio 2008.
Bisogna però considerare che, nella 'vecchia' sede risalente al Ventennio e rimasta in uso fino all'8 maggio, il numero di tavoli e di slot era nettamente inferiore rispetto a quelli che hanno trovato posto nell'avveniristico edificio progettato dall'architetto ticinese Mario Botta.
