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Il Bitcoin sfonda due volte il muro dei $10.000: il ritorno di fiamma tra le criptovalute e il poker

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La vera rinascita delle criptovalute?

Non è un segreto per nessuno che la crittografica rimanga un settore di nicchia per molti di noi, anche se molte aziende hanno investito su questo tipo di tecnologia. 

La nascita di due nuove partnership ha messo in evidenza un settore che sembra avere insito nelle sue corde la possibilità di rialzarsi completamente, anche grazie al superamento, nel caso dei Bitcoin, del prezzo di $10.000, evento già successo in due occasioni in questo 2020. 

Il primo sodalizio riguarda i Bitcoin e il sito crittografico CoinPoker, segno importante di come ci siano possibilità di recupero dei fasti migliori nel campo delle Cryptos. 

In virtù di questi presagi del mercato finanziario, CoinPoker ha recentemente sponsorizzato il giocatore dell’anno delle WSOP, Robert Cambpell. 

Ingaggiato Campbell

Campbell è quindi il primo esponente della compagnia che fa capo al poker, dopo i modesti risultati ottenuti con la collaborazione di Tony G. 

Robert Campbell (photo courtesy of Pokernews)

Tra gli altri ambasciatori sono passati sotto la bandiera del marchio, lo Youtber Owen Simonin, oggi “I” come ama lui stesso definirsi, a cui verrà affiancato proprio Campbell, il quale assumerà un ruolo più attivo rispetto ai suoi predecessori per migliorare e aumentare la visibilità del marchio tra i pokeristi.

Anche il recente accordo tra CoinPoker e MPL è significativo sotto questo punto di vista. 

Un recente rapporti di Reuters, mostra che l’interesse per le criptovalute è tornato a raggiungere un livello raramente toccato nell’ultimo anno e questa rinascita potrebbe interessare non solo gli operatori del settore, ma anche e soprattutto gli investitori, tra i quali i giocatori di poker che hanno mostrato sempre un debole per questo mondo. 

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Durante il vero e proprio boom delle criptovalute del 2017, Doug Polk, Dan Cates e Jamie Kerstetter salirono tutti sul carro e, nonostante il Great Crypto Crash del 2018 uccise buona parte dell’Hype, gli ultimi annunci dimostrano che nuovo interesse, forse un po’ più maturo rispetto a prima, sta davvero prendendo piede.

Il rapporto con gli operatori del gaming

Per quanto riguarda poker e scommesse online, l’elevata interconnessione tra gli RNG, il modo in cui sono archiviate le mani, i propri dati personali e tutto ciò che gravita attorno al giocatore, la possibilità di un’ulteriore integrazione con le criptovalute non può che alimentare una nuova ondata di interesse.

Il passo successivo è ora l’interessamento, in termini di investimenti e di interfaccia verso gli utenti, di un nuovo modo di interpretare questo tipo di risveglio da parte degli operatori del poker e, anche se la cosa richiederà tempo, c’è da scommettere che la filiera sia già in movimento. 

Staremo a vedere. 

Poker e Sport Editor
Io sono Andrea Borea, sono nato nel marzo del 1973, e non vengo propriamente da una formazione umanistica, visto che i miei hanno sempre spinto per dare seguito agli interessi di famiglia. Dopo aver fatto per qualche tempo ciò che essi mi consigliavano, Assopoker divenne la mia vita, prima che mi chiamasse Luca Pagano per collaborare al sito PokerPoker.it e dare vita alla Pagano Events. Sono stato il primo a bloggare il Main Event delle WSOP per l’Italia da Las Vegas, nel 2008 e nel 2009. Collaborai alla stesura di due collane, “Lo sport del Poker” e “I segreti del Grande Poker”, entrambi per la Gazzetta dello Sport, sempre per Gazzetta cominciai a scrivere per un paio di anni articoli di Texas Hold’Em, prima di passare in pianta stabile con PokerStars.it. Da 6/7 anni, scrivo per ItaliaPokerClub, BetFair, PokerStarsNews, PokerStarsLearn, Ludos Academy.
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