Dopo i fasti di Londra, con due final table centrati ed un terzo sfiorato, Dario Alioto ha pensato di ripetere anche a Vienna la faticosa quanto entusiasmante esperienza del multitabling live ai side events EPT. Nella giornata di giovedì il capitano delTeam Sisal aveva esordito nell'evento Pot Limit Omaha da 1.100€ con un rebuy permesso, terminando la giornata in seconda posizione su 23 rimasti, ad oltre il doppio dell'average - 117mila su una media di 55mila - e in posizione da sparo per un nuovo final table.
Ieri si giocava il day 2 di questo torneo, ma anche il day 1 di un altro evento a cui Dario non voleva rinunciare, l'8-Game, molto tecnico e divertente, anch'esso dal buy-in di 1.100€ ma in questo caso senza rebuy. Il risultato? Una giornata fisicamente terribile per il campione palermitano, che ha dovuto attingere a tutte le sue risorse psicofisiche per giocare qualcosa come 14 ore consecutivamente!
La pause canoniche previste per ciascun torneo sono state infatti sfruttate da Dario per andare all'altro tavolo e sedersi un pò anche all'altro evento. Un percorso massacrante anche per chi - come Alioto - è un ex atleta di judo e lotta libera, quindi abituato a tenere mente e fisico sotto pressione. Il torneo di Pot Limit Omaha si è concluso per lui con un terzo posto (ovviamente a premio, ndr), mentre nell'8-Game il braccialettato siciliano è riuscito miracolosamente a chiudere la giornata sopra average!
Nonostante infatti il lungo tempo trascorso da sitout in quanto impegnato al final table dell'Omaha, Dario si è seduto nuovamente ed è riuscito a racomolare le chips necessarie a presentarsi, oggi pomeriggio, a quest'altro appuntamento con un final table a tiro.
La strada tracciata da Dario Alioto rischia dunque di fare scuola: niente Main Event, molti side events - considerati più speculativi - e tanto cash game. Un modo diverso di vivere la settimana EPT, e certamente altrettanto redditizio per chi possiede queste "skills".
Peraltro, l'obiettivo dichiarato di "Ryu" è di concorrere per un EPT award di miglior giocatore almeno nelle due specialità dell'Omaha e dei Mixed Games. Conoscendo lo spirito competitivo di Dario, la vittoria mancata nell'EPT Omaha Player Of The Year della scorsa stagione (soffiatagli da William Thorson non senza polemiche sui criteri di assegnazione dei punteggi, ndr) brucia ancora e merita una nemesi.