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Dario Minieri trionfa al PokerStars EPT High Roller di Varsavia

Dario Minieri felice per questo corroborante successoLa bandiera bianco-rossa della Polonia si tinge sempre più anche di verde, a sottolineare il grande weekend dell'Italia del Poker, che ieri ha avuto un sontuoso antipasto con la vittoria di Dario Minieri nel PokerStars EPT High Roller di Varsavia.

Non si tratta della vittoria in un torneo dal grande field, certo, ma l'impresa di ieri del piccolo grande Darietto è ugualmente di quelle da ricordare. Il torneo, un No Limit Hold'em da 52000 zloty (circa 13mila euro) di buy-in, vedeva appena 9 giocatori al via.

Come un sit and go insomma, ma un sit'n'go di gran lusso, con il nostro Gianni Giaroni, l'high stakes player finlandese Sami "LarsLuzak" Kelopuro, il talentuoso tedesco Florian Langmann, lo svedese Mikael Lundell, il vincitore dell'Aussie Million Challenge (da 100.000$ di buy-in, ndr) David Steicke e altri due players, il russo David Kainov e l'ucraino Oleg Okhotskyi. All'ultimo momento si è aggiunto poi, oltre un'ora dopo l'inizio del torneo e dunque in late registration, il forte pro canadese Sorel Mizzi, che era stato da poco eliminato al Main Event e forse voleva smaltire la delusione. Obiettivo non riuscito comunque, perchè Mizzi era il primo player out...

Comunque sia al day2 in programma ieri arrivavano proprio i due italiani, Minieri e Giaroni, e l'australiano Steicke. Quest'ultimo seguiva da vicino un Minieri chipleader ad oltre 200mila chips, mentre Giaroni partiva da una situazione disperata a 26mila.

Dopo una fase di studio, Giaroni riusciva a doubleuppare proprio contro Dario, con AQ contro AK e una Q al river che ridava speranze al bolognese. Purtroppo per lui, il suo destino di uomo-bolla era segnato: a premio erano infatti previsti solo due posti, con 75mila euro al vincitore e 32350 al runner up. Così è Steicke ad incaricarsi dell'eliminazione dell'italiano, alla ricerca del double up con la sua coppia di 9 ma chiamato dal giocatore di Hong Kong - ma con passaporto australiano - che girava AK e trovava un K sul board.

Un momento dell'heads up all'High Roller EPT Varsavia tra Steicke e Minieri

Era dunque heads up, con Dario a partire leggermente favorito in chips ma, onestamente e senza nulla togliere alle doti di Steicke, con un enorme "edge" tecnico nei confronti del rivale, soprattutto in heads up.

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Dario lo aggredisce e non gli lascia respiro, accumulando uno stack di oltre due terzi del totale. Così, quando il campione romano fa raise a 4000 e il rivale risponde con un reraise timido a 10000, Minieri non ci pensa due volte a pushare allin con k j , trovando il call di David con 8 8 .

Il flop già ci sorride: q k 5 .
Il turn è un 10
Il river a decreta la vittoria di Darietto, che così riscatta un periodo poco fortunato con una bella affermazione e 75mila euro in tasca.

Con questo trionfo si va oltretutto a delineare una incoraggiante tendenza che ha preso questa trasferta polacca per i colori italiani: partita in sordina, l'Italia trova due straordinari acuti all'epilogo, con questo bellissimo primo piano di Dario Minieri e con l'altrettanto strabiliante tavolo finale del Main Event con due azzurri: Luca Pagano e Alfio Battisti. Comunque vada sarà un successo, ma già che ci siamo....sognare è più che lecito. Segui QUI il Blog Live del final table dell'EPT Varsavia grazie al nostro sponsor Sisal Poker!

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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