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Doyle Brunson: "Quasi impossibile per me vincere oggi"

All'inizio di queste WSOP era stato festeggiato, al night Club del Wynn, per i suoi 40 anni di World Series. La leggenda vivente Doyle Brunson si presentava come al solito, con l'ampio cappello texano in testa e il solito sorriso sulla bocca. Si e' celebrato dunque il compleanno "professionale" di un super-campione, che 40 anni fa era già un vincente, ed ha attraversato tutta un'epoca sempre da protagonista, impreziosendola con 10 braccialetti.

E sono in molti, a chiedergli come sarà il suo 50esimo compleanno con le WSOP tra 10 anni, augurandogli che per allora avrà vinto un altro braccialetto, che lo farebbe arrivare a quota undici, una vetta buona - ad oggi - solo per Hellmuth. Ma Texas Dolly è scettico, e ritiene che gli anni delle vittorie (soprattutto di un Main Event) per lui sono irrimediabilmente trascorsi: "Srebbe durissima per me vincere adesso. Ho sempre gli obiettivi puntati addosso, e ogni singolo giocatore che siede al tavolo con me ambisce a battermi. Perciò, se non sarò molto fortunato, vedo di fronte a me troppi ostacoli verso un'altra vittoria", dice Brunson, qui sotto con l'amico e compagno di mille battaglie Jack Binion, durante la festa tenutasi al Wynn.

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In molti non sono d'accordo con lui, a partire da Daniel Negreanu, che dice "Non solo riesce ad essere ancora competitivo alla sua età (La leggenda vivente va per le 76 primavere, ndr), ma continua a rimanere tra i migliori al mondo. Anzi, in un certo senso è ancora migliore adesso, perchè Doyle impara qualcosa di nuovo da ogni giorno!"

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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