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Doyle Brunson: "Quasi impossibile per me vincere oggi"

All'inizio di queste WSOP era stato festeggiato, al night Club del Wynn, per i suoi 40 anni di World Series. La leggenda vivente Doyle Brunson si presentava come al solito, con l'ampio cappello texano in testa e il solito sorriso sulla bocca. Si e' celebrato dunque il compleanno "professionale" di un super-campione, che 40 anni fa era già un vincente, ed ha attraversato tutta un'epoca sempre da protagonista, impreziosendola con 10 braccialetti.

E sono in molti, a chiedergli come sarà il suo 50esimo compleanno con le WSOP tra 10 anni, augurandogli che per allora avrà vinto un altro braccialetto, che lo farebbe arrivare a quota undici, una vetta buona - ad oggi - solo per Hellmuth. Ma Texas Dolly è scettico, e ritiene che gli anni delle vittorie (soprattutto di un Main Event) per lui sono irrimediabilmente trascorsi: "Srebbe durissima per me vincere adesso. Ho sempre gli obiettivi puntati addosso, e ogni singolo giocatore che siede al tavolo con me ambisce a battermi. Perciò, se non sarò molto fortunato, vedo di fronte a me troppi ostacoli verso un'altra vittoria", dice Brunson, qui sotto con l'amico e compagno di mille battaglie Jack Binion, durante la festa tenutasi al Wynn.

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In molti non sono d'accordo con lui, a partire da Daniel Negreanu, che dice "Non solo riesce ad essere ancora competitivo alla sua età (La leggenda vivente va per le 76 primavere, ndr), ma continua a rimanere tra i migliori al mondo. Anzi, in un certo senso è ancora migliore adesso, perchè Doyle impara qualcosa di nuovo da ogni giorno!"

 

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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