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"E' il momento migliore per diventare un giocatore professionista di poker"

Diventare un professionista nel poker è ancora possibile nel 2016? Lee Davy ne è convinto e nel suo editoriale parte subito in quarta con una frase ad effetto:"non c'è mai stato un momento migliore di questo per diventare schifosamente ricchi giocando a carte".

Il giornalista cita l'esempio di tre giocatori che pochi giorni fa hanno registrato vincite milionarie: Sam Soverel, Wai Yong (figlio dell'ex junket di Macao Ricard Yong) e Bryn Kenney. Spiega come sono diventati milionari e arriva ad una conclusione: le loro vittorie sono passate sotto traccia: "la notizia che un giocatore di poker vince milioni di dollari, non è più nemmeno una notizia. La verità è che la comunità del poker è diventata indifferente a queste vincite a sette cifre che vengono distribuite come i volantini per la pizza".

Bryn Kenney
Bryn Kenney

"Non c'è mai stato momento migliore per fare il professionista di poker".

Il ragionamento di uno dei più noti ed esperti editorialisti del mondo del poker è  interessante perché riapre antiche discussioni. Ma si tratta di aspetti non semplici da analizzare, il tema è molto delicato.

Da una parte esistono molti esempi viventi di giocatori professionisti che si sono arricchiti negli ultimi anni. Ma, al tempo stesso, aggiungiamo noi, esistono anche molti players andati rovinosamente broke perché hanno provato a fare il passo più lungo della gamba.

Il primo milionario della storia del poker

Il primo milionario del mondo del poker è stato nel 1991 Brad Daugherty quando vinse un milione di dollari ed il Main Event delle WSOP. 13 anni dopo si è arrivati ai 12 milioni vinti nel torneo più importante del mondo dal dilettante Jamie Gold. Nel 2014, i manager delle World Series hanno garantito 10 milioni al vincitore. Ben 10 volte il premio di Daugherty di 23 anni prima.

La conclusione alla quale arriva Davy è una: nel mondo del poker, in questo momento storico, gira tanto denaro.

Daugherty vive nelle Filippine e proprio a Manila, domenica notte, Wai Yong ha vinto un premio di 2 milioni di dollari battendo 44 concorrenti nel Triton. Runner up è stato Bryn Kenney per $1,4 milioni e Sergio Aido è finito terzo per $848.000.

La scalata di Sergio Aido

Il caso del player spagnolo è eloquente: "Aido è passato da giocare eventi da €500 a $111.111 nel giro di soli 4 anni" a testimonianza di come sia cresciuto il suo bankroll, a prescindere dagli accordi di staking. "Questo cosa significa? Non c'è mai stato momento migliore per un giocatore di poker professionista. Mai prima nella storia del gioco, un player pro ha la capacità di crescere finanziariamente in modo così rapido come oggi".

Il poker d'oggi tra professionisti e fish

L'editorialista poi torna con i piedi per terra: "Il poker è difficile. Ci sono molti giocatori più competenti rispetto al passato, meno fish. Ma i fatti rimangono gli stessi. Il poker è un gioco che può essere appreso da chiunque. Con il talento e gli ingredienti gusti, si può diventare il nuovo Daniel Negreanu, non c'è mai stata una migliore possibilità per realizzarlo".

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Ammette che non esiste più l'opportunità delle sponsorizzazioni ma "chiunque può registrarsi un account Twitch e avviare lo streaming durante il gioco. Jamie Staples, Kevin Martin e Parker Talbot sono esempi di poker pro che hanno creato un brand senza l'aiuto di un sito di poker".

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Sergio Aido

Il mondo degli High Roller

Fa poi l'esempio delle ultime clamorose vincite negli High Roller che hanno rivoluzionato il mondo del poker, riversando un fiume di denaro tra i giocatori.

  • Wai Yong ha battuto 44 persone per vincere $ 2 milioni.
  • Sam Soverel ha battuto 34 persone per vincere $ 1 milione.
  • Elton Tsang ha battuto 26 persone per vincere $ 12.2m.

I consigli di Lee Davy

Lee Davy si sofferma brevemente sul problema del bankroll che a nostro avviso è centrale ma vi invitiamo a leggere il suo articolo in versione integrale per farvi una vostra idea sull'argomento.

Sono parecchi i suoi suggerimenti, come quello di diventare amici delle persone giuste all'interno del settore, vi è poi l'importanza della formazione tecnica e psicologica che sono di vitale importanza. Per questo motivo il coaching può essere una prospettiva interessante. Cita gli esempi di Sergio Aido, Dominik Nitsche e Sam Trickett, ragazzi venuti dal nulla e cresciuti con le loro forze.

Lee Davy chiude: "la ragione per cui credo che sia il momento migliore per diventare ricchi è che secondo me non c'è mai stato un livello di premi di denaro così elevato come in questo momento. Nulla ti impedisce di raggiungere un Sam Sorevel o Wai Yong, tranne te".

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Dominik Nitsche

Tra sogni e cautele

Senza dubbio i montepremi di oggi fino a qualche tempo fa se li sognavano tutti, ma se è vero che circola più denaro è anche vero che la concorrenza è sempre più forte. Il messaggio del giornalista inglese è senza dubbio da cogliere come uno stimolo, ma è fondamentale anche (aggiungiamo) non indurre le persone a pensare che sia un gioco da ragazzi. Molti dei giocatori professionisti che in questo momento si contendono milioni negli high roller, sono arrivati nell'Olimpo del poker proprio perché non hanno mai fatto il passo più lungo della gamba e si sono applicati molto per riuscire ad arrivare ad alto livello. Ma oltre all'impegno ci vuole anche una dose massiccia di talento e di senso di responsabilità che non va mai dato per scontato.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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