Tra i giovani fenomeni della generazione online italiana, il 26enne Emiliano Conti è uno dei più "vecchi": gioca infatti da ben 5 anni, ed ormai è stabilmente considerato uno dei top player italiani per quanto riguarda gli MTT online.
Da qualche giorno diverse poker room sono partite con i buy-in massimi innalzati a 250€, secondo le nuove normative in vigore.
Abbiamo quindi rubato un pò di tempo ad Emiliano, per avere il suo parere su questi nuovi tornei da 250€, approfittando dell'occasione per conoscere un pò meglio un grinder esemplare: Emiliano gioca al massimo 4 giorni la settimana (con nickname come "ifac2gud2win", "LisaTiAmo" oltre allo storico "laurarossi90"), non tralascia la cura del proprio aspetto e del proprio fisico, nè gli aspetti sociali e sentimentali della propria vita. Inoltre - cosa più importante - riesce a coniugare tutto ciò con un poker vincente e profittevole.
Emiliano è iscritto ad Assopoker da moltissimo (con il suo nickname "Doctor Conti" è registrato dal 2006, ndr), ma ha iniziato a diventare un giocatore noto a partire dalla nascita delle .it, e precisamente con l'esplosione diGioco Digitale, dove imperversava come "laurarossi90". La prima curiosità è dunque d'obbligo
AP: Sei iscritto al nostro forum addirittura dal 2006, ma di te si inizia a parlare con gli ottimi profitti generati su GD. Ma chi era Era Emiliano Conti prima dI "laurarossi90"?
EC: Avevo iniziato già da un paio d'anni. Ricordo che partii su Everest Poker con i sit'n'go heads up: prima da 5$, poi arrivai a multitablare i 50$ facendo table selection. Giocavo anche su PokerStars.com, quando di .it ancora non si sentiva parlare: avevo un buon profitto anche lì ai sit da 15$, ma il colpo grosso fu qualificarmi all'EPT Sanremo del 2008 partendo da uno step1 da 7$.
Al tempo della nascita di Gioco Digitale, partii già con un bankroll di circa 8mila euro. Le prime soddisfazioni arrivarono dai sit da 14€ 9max, quindi iniziai a vincere benino anche con i sit su Poker Club, ma poi virai quasi esclusivamente sugli mtt, che ancora oggi sono il mio pane. A quel tempo, mai avrei mai immaginato che avrei fatto il poker pro.
AP: Qual'è stata la svolta per te?
EC: Da un punto di vista affettivo la qualificazione al primo EPT Sanremo rimane inarrivabile, ma di certo il secondo posto al PGP di Saint Vincent (dietro a Flavio Ferrari Zumbini, ndr) mi diede fiducia e una bella iniezione di bankroll.
AP: In percentuale, nella tua formazione quanto hanno contato gioco, forum, libri, video o altro?
EC: All'inizio soprattutto la pratica, e parlare molto con giocatori che ritenevo più forti. Poi sono arrivati i forum, qualche libro, e sono diventato uno studioso del gioco: analisi degli spot, calcoli di EV, cEV etc sono diventati una costante per me. In definitiva, diciamo gioco 60%, forum e libri 20%, video 0. Sembrerà strano ma non ne ho mai visto uno!
AP: Da qualche giorno sono online i nuovi tornei dai buy-in superiori a 100€, e fino al nuovo massimo di 250€. Quali sono le tue prime impressioni?
Credo che inizialmente non cambierà molto, in quanto i tornei a questi buy-in avranno un inserimento graduale e all'inizio li metteranno col "contagocce", come sta accadendo adesso. Per ora vengono visti per lo più come "eventi" straordinari, quindi non credo che influiranno più di tanto sul bankroll dei più.
Certo, nel momento in cui andranno a regime e saranno regolarmente schedulati, ci sarà qualcuno che si potrà fare abbastanza male, tra i regular meno forti. Uno swing negativo ai 250 può voler dire diverse decine di migliaia di euro, e non sono in molti a potersi permettere oscillazioni di questo tipo oggi.
AP: Pensi che questo innalzamento porterà vantaggi nei satelliti per i live?
EC: Certamente, quello non è in discussione. Ci saranno più ticket disponibili, quindi sarà relativamente più facile qualificarsi. Ma per me non cambia molto, visto che non amo tantissimo i live...
AP: Ah no? Sapevo che preferivi l'online, ma non immaginavo questa sorta di "avversione".
EC: Non è avversione, è che ognuno è fatto a modo suo. Certi aspetti del poker live - uscire e far tardi tra locali, sbronze, donne e quant'altro - che vedo quando vado in giro, semplicemente non fanno molto parte del mio modo di essere. Non mi piace fare qualcosa che non mi va di fare solo perchè lo fanno altri.
AP: Tra i "vincenti della prima ora" nel poker online italiano, sei uno dei pochi nomi eccellenti che non hanno mai avuto uno sponsor. Un pò come Visdiabuli, spesso accostato a questo o quel team pro ma poi nulla di fatto. Ti pesa questa cosa?
EC: Beh uno sponsor non mi farebbe certo schifo, ma dovrebbe essere un'offerta adeguata a quello che penso di valere. Mi spiego meglio: già non impazzisco per il live, poi doverli giocare senza uno sponsor alle spalle sarebbe da folli!!! Beh, vorrà dire che mi toccherà vincere l'EPT Sanremo e tirarmela un pò per avere una sponsorship grossa eheheh..
AP: E fammi capire, qual'è la molla che più di ogni altra ti spinge nel poker?
EC: Il guadagno. Faccio tutto per quello, il gioco in sè mi piace ma ne potrei fare a meno. Mi spiego meglio: alla mia ragazza dico spesso che se per assurdo mi dessero gli stessi soldi che guadagno con il poker ma senza giocare, accetterei subito. A lei lo dico come battuta, ma c'è un fondo di verità...
AP: Fino a quando pensi di rimanere attivamente in questo mondo?
EC: Fino a che avrò un margine di profitto per cui vale la pena continuare a fare quello che faccio. Nel momento in cui il mio guadagno atteso dovesse scendere nettamente, non avrei problemi a smettere di giocare.
Intervista a cura di Domenico "Stee Catsy" Gioffrè