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Full Tilt Poker: “ci hanno derubato. 6 gruppi interessati”

jack-binionFull Tilt Poker ha deciso di giocare a carte scoperte ed ha rilasciato in queste ore un’ulteriore dichiarazione ufficiale destinata a far discutere. La red room passa all’attacco e accusa: “nel corso dei due anni precedenti al black-friday, il Governo americano ha confiscato (con l’entrata in vigore della normativa UIGEA, ndr) 115 milioni di dollari dei fondi dei giocatori, depositati nelle banche degli Stati Uniti".

"Noi eravamo convinti che offrire poker online negli States fosse legale: nessuna normativa federale lo vieta. Una convinzione supportata da diverse autorevoli interpretazioni dei nostri avvocati. Il Dipartimento di Giustizia ha una visione diversa. Inoltre un gestore per i sistemi di pagamento ha rubato circa 42 milioni alla nostra società. Fino al 15 aprile, Full Tilt Poker ha sempre coperto le perdite e nessun giocatore è mai stato danneggiato”.

“Durante la fine del 2010 e all’inizio del 2011, abbiamo riscontrato problemi senza precedenti, con alcuni gestori che hanno notevolmente contribuito ai nostri problemi finanziari. Eravamo impegnati nel risolvere tali problematiche quando il Dipartimento di Giustizia ha deciso di procedere, sorprendendoci e distaccando  il nostro sito in tutto il mondo”. Di seguito è stato raggiunto un accordo con i procuratori di New York e FTP è ritornata online, prima del secondo distacco, questa volta disposto dall'Alderney Gambling Control Commission, a seguito della sospensione della licenza.

Da indiscrezioni, una ‘disfunzione’ nel sistema elettronico del trasferimento dei fondi ha comportato un buco di circa 129 milioni di dollari. Ma è una problematica che approfondiremo in seguito, essendo una vicenda molto complessa.

“Nel corso – continua il comunicato  – degli ultimi 4 mesi Full Tilt Poker ha attivamente valutato l’ingresso di  nuovi investitori esterni, al fine di rimborsare i nostri clienti e ridare stabilità all’azienda. Sei gruppi hanno visitato la sede di Dublino per verificare il funzionamento interno della società”. Tra i candidati vi sono noti fondi comuni di investimento, internet provider ed altri imprenditori privati, oltre a diretti concorrenti come Bwin-Party (gli amministratori sono stati avvistati negli uffici irlandesi) e impresari di Las Vegas (Jack Binion).

“Abbiamo recentemente assunto un consulente finanziario supplementare (attraverso una banca d’affari) per una ricerca ancora più appropriata per l'immissione di nuovi capitali, nonché abbiamo incaricato un nuovo gruppo dirigente per ripristinare online il sito e pagare i giocatori”. Con ogni probabilità Ray Bitar è ancora in carica in qualità di amministratore delegato, ma solo formalmente ed ha perso ogni mansione operativa.

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“Qualsiasi accordo di tale natura (ingresso di nuovi investitori, ndr) è realmente complesso da raggiungere in tempi brevi, dato l’attuale contesto normativo, ma i nostri giocatori devono sapere che Full Tilt Poker è impegnata al 100% per provvedere al loro rimborso e ripristinare tutte le nostre attività”.

Al momento il miglioramento delle relazioni esterne è una conseguenza evidente e diretta dell'insediamento del "nuovo gruppo dirigente" che ha adottato una politica comunicativa diversa e più trasparente nelle ultime due settimane.

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Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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