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Gli USA aprono al poker online

Alla fine Barney Frank ce l'ha fatta! Il Senatore Democratico USA, impegnato da tempo in prima persona sul fronte della legalizzazione del poker online, ha presentato ieri l' "Internet Gambling Regulation Consumer Protection and Enforcement Act", un ambizioso ed articolato progetto di legge che si propone di affrontare il gaming online a 360 gradi, cogliendone le opportunità economiche e affrontando tutti i problemi legati alla sua introduzione nel tessuto sociale americano.

La legge presentata da Frank (nella foto) fornisce una cornice di regole chiare a tutte le aziende che vogliano operare nel mercato del poker e del gaming online in USA, in modo da dare ad esse limiti e margini di azione in materia finanziaria e sociale, indicando ad esempio come proteggere i minorenni e i soggetti a rischio di gioco compulsivo. A tal proposito, la proposta di legge reca una voce nella quale si impone di dare tutte le informazioni al pubblico riguardo l'esistenza e l'utilità degli strumenti di auto-esclusione dal gioco, anche tramite l'uso di software-guida.

L'Internet Gambling Regulation Consumer Protection and Enforcement Act richiede anche rigide norme anti-riciclaggio alle aziende interessate ad ottenere regolari licenze. Queste ultime saranno della durata di cinque anni, rinnovabili alla fine del quinquennio in essere.

Infine, nella giornata di ieri è stata approvata una legge che ritarda gli effetti dell'UIGEA (la famosa norma anti-internet approvata da Bush, ndr) di un anno, in modo da permettere alla nuova legge un regolare iter parlamentare, evitando le corse contro il tempo.

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Se, come aveva previsto uno studio della PricewaterhouseCoopers, la legalizzazione del poker online porterà alle casse dell'erario statunitense qualcosa come 52 miliardi di dollari in 10 anni, allora l'America potrebbe aver dato, nella giornata di ieri, una prima grande spallata alla crisi economica che l'attanaglia da mesi e mesi.

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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