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Greg Mueller, re del Limit Hold’em anche alle FTOPS

Greg 'FBT' Mueller il giorno del suo primo braccialetto WSOP vintoSolitamente dagli ex sportivi che si dedicano al Texas Hold’em non siamo abituati ad attenderci risultati eclatanti. Tuttavia esistono le eccezioni, e Greg “FTB” Mueller pare essere una di queste.

Ritiratosi dall’hockey dieci anni fa, si era già messo in luce fin dal 2005, facendo quattro piazzamenti nelle WSOP di quell’anno ed un tavolo finale in un evento di Limit Hold’em, da sempre la sua specialità.

Nel 2006 giunge quarto in un evento WPT, ma sono le WSOP di quest’anno a consacrarlo definitivamente. Greg "FBT" Mueller vince infatti ben due braccialetti, nel World Championship Limit Hold’em da 10.000 $ ed in un Limt Hold’em Shootout da 1.500 $, oltre a raggiungere il tavolo finale nel World Championship Seven Card Stud.

Un’annata calda per lui, quindi, la migliore della sua carriera, e che ha trovato il giusto coronamento anche nelle Full Tilt Online Poker Series in corso di svolgimento sulla piattaforma. Mueller è infatti riuscito ad imporsi in un torneo di Limit Hold’em six-max da $200+16 con 844 partecipanti, dove lui per ironia della sorte rappresentava il pro della piattaforma designato a intervenire nell’evento come ospite.

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Ha ricoperto questo ruolo con tanta dedizione da andare a vincerlo, per una prima moneta da 36.081 $, prevalendo nell’heads up finale su un player rispettato come James “P0KERPR0” Campbell.

Prima di lui solo Erik Lindgren, nel 2008, era riuscito a vincere un evento delle FTOPS di cui era il pro ospite. Tuttavia, nel corso di queste FTOPS i giocatori sponsorizzati dlela piattaforma avevano già ben figurato, guadagnandosi buoni piazzamenti o addirittura vincendo, come era riuscito a fare David Pham nel torneo H.O.R.S.E. da $500+35, che gli era valso 69.570 $.

Un’ennesima ottima prova per Greg, che si conferma così specialista del Limit Hold’em, una disciplina andata in netto declino con l’avvento del No Limit Hold’em e che magari proprio per questo vede i giocatori preparati mantenere un buon vantaggio sulla media degli altri partecipanti.
Con oltre un milione e 700.000 $ vinti in carriera grazie ai tornei, non si può certo dire che la scelta di passare dal ghiaccio al panno verde sia stata sbagliata per il canadese, che dimostra così che la competitività sia un aspetto essenziale per confermarsi ad alti livelli, nell’hockey come nel poker.

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