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Gus e un misclick da -70mila $!!!

L'anno volge al termine e tutti si preparano a salutarlo adeguatamente, tranne i giocatori di High Stakes online, che continuano imperterriti a scannarsi sui tavoli di Full Tilt. In particolare, i piu' gettonati della piattaforma sono attualmente quelli di "mixed game" 500$/1000$, e quelli PLO six-handed di pari stakes.

I dominatori di questi ultimi giorni del 2008 sono stati certamente Tom "durrrr" Dwan e Phil "OMGClayAiken" Galfond, che hanno totalizzato profitti a nove zeri in poche sessioni. Tra i "pagatori" più generosi c'è il misterioso "ahtata", di cui avevamo già parlato qui. Solo ieri questo giocatore - che si vocifera essere l'ennesimo account di Guy Lalibertè... - ha perso quasi 700mila dollari!

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Ma la perla della giornata spetta di diritto a Gus Hansen. Il campione danese ieri ha avuto una giornata contraddittoria, che lo ha visto perdente ai tavoli Pot Limit Omaha e NL hold'em per circa 600mila dollari, e vincente per oltre 700mila al "suo" tavolo mixed game HA, ovvero l' "Hansen Hangout", sempre su Full Tilt Poker. Quindi, complessivamente, un 29 dicembre positivo per Gus, che sarebbe stato ancora migliore se non fosse andato allin preflop per circa 70mila dollari con q 10, venendo chiamato da Galfond con a k .
Dopo aver prevedibilmente perso la mano, in chat Gus rivelerà che ha sbagliato a cliccare...

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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