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Intervista a JeffHamsik, il vincitore del GRT Eldorado

Giosuè JeffHamsik RosoliaHa conquistato un premio da 21.000 euro soltanto da qualche giorno ma la fame di poker è ancora tanta: parliamo di Giosuè “JeffHamsik” Rosolia, ventinovenne giocatore partenopeo che abbiamo incontrato in questi giorni per una piacevole chiacchierata.

AP: Ciao Giosuè, che ne dici di raccontarci qualcosa di te?
Giosuè: Certo! Ho finito gli studi universitari da due anni e mezzo e sono un ingegnere delle telecomunicazioni. Nella vita però (ed almeno fino ad ora) ho seguito più le mie passioni che altro, e questo mi ha portato ad essere oggi un giocatore di poker semi-professionista.

AP: Cos’è che ti ha convinto ad iniziare col poker?
Giosuè: Ho iniziato due anni fa per puro divertimento. Ho caricato su Gioco Digitale appena dieci euro! Fortunatamente i primi due sit’n’go six-handed normal da 5 euro sono riuscito a vincerli entrambi. Dopo due mesi ricordo che il mio bankroll era di circa 7 mila euro. Da li la decisione di continuare seriamente e di farne il mio lavoro.

AP: Qual è l’aspetto di questo gioco che più ti piace e quello invece di cui faresti volentieri a meno?
Giosuè: Mi piace davvero tutto del Texas Hold’em, ed in particolare il fatto che lo stesso gioco cambi in base alle diverse specialità. Ho conosciuto ottimi player di sit’n’go che non sono bravi nei tornei e viceversa. Per quanto riguarda le cose che non sopporto, quando parlo di sit’n’go io intendo quelli normal. Odio davvero quelli turbo o flash o zap che siano. Questo gioco è uno skill-game, e nelle modalità turbo – a mio punto di vista – il “fattore C” conta molto di più.

AP: Ci racconti i momenti salienti della tua vittoria all’Eldorado?
Giosuè: Il mio Eldorado è partito molto male. Dopo poco più di un’ora avevo dimezzato lo stack ma sono riuscito a farmi pagare i massimi da due players con un tris al flop. Da quel momento in poi sono riuscito ad imporre il mio gioco. Sono stato fortunato perché nei pochi showdown preflop in cui sono partito davanti le carte hanno retto. Nel day 2 ho avuto la fortuna di vincere un coinflip con 10 10 contro AQ nella fase critica del torneo, quando eravamo rimasti in 20.

Poi il tavolo finale. Sono riuscito quasi subito ad impormi grazie ad un double-up con AK contro gli AQ di Fabietto673. Poi ho eliminato anche Toms2up, che temevo particolarmente, grazie ad una bella mano: con bui 10k/20k trovo 66 da small blind. BlondeLionel (stack 160k) apre a 100k, Toms2up rilancia il minimo per metterlo allin e visto che Blonde non poteva raisare ancora decido di appoggiarmi con la mia coppia.

Con un giocatore già in allin, con 500 euro in più a tutti nel caso di eliminazione, ero certo che Tom continuasse a puntare soltanto se legava al flop o aveva una coppia servita. Sul flop 2 3 4, io faccio check e Tom segue. A quel punto ero convito che avesse un Asso con kicker alto. Quando ho visto il 5 materializzarsi al turn ho puntato fortissimo, snappando dopo il push di Toms2up che aveva AJ. Da lì in poi la strada è stata tutta in discesa fino all’heads-up finale. Nonostante il vantaggio di circa 200.000 chips, ho perso un colpo importante con JJ contro i suoi A5, con cui ha beccato una doppia al flop. Poi sono riuscito a recuperare grazie ad un grosso bluff ed a vincere nella mano decisiva 10-10 contro la sua coppia di 3… l’apoteosi!

AP: Qual è stata la prima cosa a cui hai pensato dopo aver realizzato di aver vinto uno dei tornei più importanti della domenica?
Giosuè: Guarda, non so cosa ho pensato ma ho avuto una scarica di adrenalina fantastica. Sarebbe stato bello se ci fosse stata una telecamera a riprendermi mentre esultavo. Non oso immaginare cosa si possa provare a vincere le World Series of Poker

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AP: Nel gioco degli MTT ti ispiri a qualcuno? Come hai imparato le basi strategiche dei tornei e cosa fai per migliorarti?
Giosuè: Sono un autodidatta. L’unico supporto è stato Assopoker, che frequento parecchio sia leggendo gli articoli strategici e sia partecipando attivamente al forum. Mi piace lo stile loose di Gus Hansen, e spero un giorno di poter arrivare ad avere metà della lettura di Daniel Negreanu. Due miti!

AP: Con i 21.000 € di primo premio il tuo bankroll ha fatto grossi passi avanti, come lo impiegherai?
Giosuè: Credo che continuerò sulla mia strada, giocando per i massimi un po’ dappertutto. Oramai ho un conto su GDPoker, Pokerstars.it, PartyPoker e Poker Club di Lottomatica: ne manca qualcuna?

AP: Sogni nel cassetto?
Giosuè: Il mio sogno è avere una sponsorizzazione, una maglia di qualche poker room da difendere. Spero davvero che si avveri, per poter lasciare la mia stanza e il mio pc e partecipare assiduamente ad eventi live.

AP: Bene Giosuè, è stato un piacere conoscerti e ti auguriamo tanta fortuna per il prosieguo della tua carriera…
Giosuè: Ringrazio te ed Assopoker per questa bella intervista ed approfitto per salutare tutte le persone che hanno fatto il tifo per me durante il final table: Vincenzo, Nino (il mio coach, eheh), Gianpiero e Antonello (la prima persona che mi ha chiamato dopo la vittoria). E poi tutti i miei amici, specialmente quelli che davvero credono che quello che faccio sia giusto e mi danno la carica per continuare, in particolare Salvatore. Infine, un saluto anche a quelli che invece al poker come lavoro non ci credono proprio, come mia mamma e la mia ex!

(Intervista a cura di Emiliano “nimitz” Cocco)

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