Poker online
Temuto e rispettato dai più forti giocatori italiani, Francesco “Somfranz” Labate ha fatto del cash game la sua occupazione principale. Per meglio comprendere alcuni aspetti della sua vita da poker Pro, lo abbiamo raggiunto nel lontano Brasile, dove Francesco vive parte dell'anno e da dove segue come coach la scuola di Pokermagia.
D: Ciao Francesco, finalmente un’intervista…
R: Beh, speriamo di avere qualcosa da dire che qualcuno abbia voglia di leggere.
D: Partiamo dal Brasile: perché questa scelta?
R: Principalmente per Glaucia, la mia compagna brasiliana. Togli completamente ad una brasiliana la magia della sua terra d'origine e ne uccidi il vero spirito. Poi per le spiagge, la serenità e, non ultimo, la fuga dal freddo torinese.
D: Perchè il cash game online?
R: Il cash è libertà: giochi quando, dove e per quanto ti pare.
D: Com'è la giornata tipo di un giocatore che grinda cash game?
R: In assoluto non saprei desciverla, nel senso che credo che oguno abbia i propri ritmi e che cadenzi giornalmente la propria attività lavorativa sulla base di quelle che sono le sue passioni e il suo stile di vita preferito. In fondo è quella libertà cui accennavo prima. Per quanto mi riguarda, le mie giornate variano molto a seconda se sono in Brasile o in Italia. In Brasile mi sveglio presto e divido la mia giornata tra grinding (circa tre o quattro ore al giorno, negli orari nei quali mi sento più focused e sento di poter dare il meglio di me), un pò di sana attività fisica (amo fare una corsetta a Copacabana), una bella spaghettata da Spaccanapoli (secondo me il miglior ristorante italiano di Rio) e, ovviamente, coaching per i miei allievi di Pokermagia.
In Italia invece devo restare sveglio di notte per giocare (perchè per il nostro fuso orario, è l'orario che reputo migliore per grindare), quindi la mia giornata inizia verso le 12 e, tendenzialmente, è meno "ricca" rispetto alla mia quotidianità brasiliana, anche perchè i pomeriggi li dedico principalmente al coaching. Inoltre sono spesso in giro per la penisola, quindi i ritmi sono paradossalmente più disordinati.
D: La scelta di comparire poco in pubblico?
R: Mi piace vivere con il minor numero di compromessi e camminare per il mondo come un fantasma. Comunque qualche comparsata in più potrei farla, magari in qualche torneo italiano anche se mi attirano molto pure quelli con field internazionale. Sicuramente sbarcherò a Las Vegas per le WSOP del 2011: ho intenzione di giocare tanti eventi (almeno una decina) per viverle in pieno.
D: Chi sono in Italia i giocatori che ti piacciono maggiormente?
R: Su tutti i miei colleghi di Pokermagia, con un riferimento particolare a Mandrake. Comunque in Italia i giocatori che sanno realmente quello che stanno facendo quando sono ai tavoli cash saranno al massimo una decina.
D: Un consiglio a chi si avvicina al cash per la prima volta?
R: Il cash game è cattivo, non avvicinatelo se non con l'aiuto di qualcuno che vi possa dare solide basi. Pokermagia è stata creata apposta per quello.
D: Sogni nel cassetto?
R: Diventare giorno dopo giorno un uomo migliore. Un piccolo uomo soccombe sempre, nel mondo del poker come in qualunque altro contesto sociale.
D: Un saluto per gli amici di Assopoker?
R: Cariocamente vostro, Somfranz.
