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Isaac Haxton - PokerStars: addio al veleno!

Il 2016 porta con sè la prima bomba dell'anno, riguardante l'argomento più caldo con cui si è chiuso il 2015 e che rimarrà topic di primo piano per almeno qualche mese a venire: i cambiamenti di PokerStars al suo VIP system.

Dopo l'opposizione "soft" di Negreanu e le dimissioni di Alex Millar, arriva l'addio di un membro storico del Team Pro: Isaac Haxton. Lo statunitense, residente da qualche anno a Malta, aveva il contratto in scadenza il 31 dicembre e - stando alle sue dichiarazioni - ha deciso di non rinnovarlo. Le ragioni sono tutte in un duro post pubblicato sul forum di twoplustwo, in cui Ike dichiara il suo totale ed insanabile disaccordo con le recenti decisioni di PokerStars.

"Altre volte non mi ero trovato d'accordo con alcuni cambiamenti introdotti da PokerStars", ammette Haxton, aggiungendo "ma ho sempre rispettato il fatto che non fossero decisioni che spettavano a me e ho continuato a sostenere entusiasticamente l'azienda. Stavolta è diverso".

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Le parole del top player sono durissime e accusano apertamente l'azienda di un comportamento non etico. Al di là dei molti punti in cui i giocatori hanno criticato la nuova politica, Haxton ne rifiuta integralmente uno: "Annunciare a novembre che i giocatori che hanno guadagnato gli status di Supernova e Supernova Elite nel 2015 non avrebbero ricevuto i benefici attesi nel 2016 l'ho trovato disonesto e sleale. Avendo fatto elite quattro volte, so bene cosa significhi accumulare 1 milione di VPP in un anno. E' un lavoro duro, per molti dei giocatori che vi si cimentano è un impegno più usurante di molti lavori a tempo pieno. Molti di essi si sono dovuti allontanare da casa e dalle famiglie per inseguire questo obiettivo. E quando sei vicino al traguardo, scoprire che i tuoi sforzi non verranno ricompensati come ti aspettavi è tremendo. In coscienza, non posso continuare a rappresentare un sito che tratta i giocatori in questo modo."

Haxton si dice dispiaciuto che le cose siano finite così dopo una collaborazione che andava avanti dal 2012, e che obiettivamente lo vedeva tra i membri più attivi e preziosi del team. Ancora nessuna dichiarazione invece dai vertici di PokerStars, per cui rimaniamo in attesa di eventuali repliche della room alle dure parole del suo ex testimonial.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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