Non è ancora arrivata l’alba a Venezia, l'orologio del casinò Cà Noghera segna le tre, l’afa estiva non dà tregua nell'atrio ma dopo una lunga sessione di cash game, Jackson Genovesi ha voglia di rilassare i nervi e raccontare qualche aneddoto curioso vissuto ai tavoli: da Barcellona alle cruenti sfide online con i players russi.
“DJackMpkr” da due giorni sta presidiando la poker room, incollato alla sedia dei tavoli 5€/5€ No Limit Hold’em. Una maratona che l’ha visto protagonista per quasi 28 ore: la caccia gli ha fruttato quasi 5mila euro...non male! Il player romano sta scaldando i motori in vista del 18 luglio, data storica per il poker online italiano.
Cash a parte, purtroppo la sua avventura al Main Event dell’Assopoker live è stata solo una piccola parentesi durata meno di un’ora e mezza: “Ho perso il colpo decisivo: ero riuscito a giocarmelo al 90% ma è andata male lo stesso, fa parte del gioco. Peccato, ci tenevo a vincere questo evento, sarebbe stata una bella vetrina”.
Sei pronto per il 18 luglio? Ti sei scaldato a Venezia?
“E come no? Non vedo l’ora: io nasco cash player. Quando in Italia non era ancora possibile giocare a poker online, grindavo sulle piattaforme internazionali. Nel gennaio del 2010, amici come Cristiano Guerra, Tommaso Briotti e Massimiliano Martinez mi hanno convinto a iniziare con gli MTT sulle .it. Mi avevano garantito che il field non era durissimo al tempo”.
E qualche soddisfazione te la sei levata. Hai vinto diversi tornei importanti in quel periodo.
“Diciamo che ho fatto dei discreti soldini… Mi sono trovato dopo poco in testa alla classifica dei top grinders e per questo motivo ho iniziato a mettere da parte il cash perché ci tenevo a vincere. Sono riuscito a shippare due volte l’Eldorado, un Sunday Master (in un’occasione runner-up) e per due volte sono arrivato secondo nel Sunday Special oltre ad un sesto posto. Una vera beffa”.
Quanto hai perso nei due Sunday Special?
“La prima volta in heads-up 37.000 (la differenza tra il primo e il secondo, ndr) perché il montepremi garantito era di ben 300.000€ quella volta. Poi ho perso un altro testa a testa da 30.000€. Mi ha bruciato parecchio lasciare per strada 67.000€; non sono pochi. Pensa che il mio Main Game è proprio heads-up cash game”.
Iniziamo a parlare di cash. Che progetti hai dopo il 18 luglio?
“Ho deciso che giocherò gli MTT solo la domenica sera e il lunedì. Nei tornei online non è più come nel 2010, quando c’erano 5 o 6 top players. Ora sono almeno una quindicina i ragazzi che giocano ai massimi livelli, è tutto molto più difficile, ci sono troppi top regulars. Con il cash in Italia potrò finalmente dedicare maggiore tempo alla mia vita privata, alla mia ragazza e gli amici”.
La pesca in Laguna è andata bene? Ti abbiamo visto per ore e ore al tavolo.
“Mercoledì sera sono riuscito a guadagnare 2.200€ e stanotte sono in attivo di 2.700€ ma ho intenzione di arrivare fino al termine: le ultime mani sono sempre le più interessanti”.
Ti piace giocare live?
“Si, nei casinò vado spesso, però durante i tornei bisogna fare attenzione. All’ultimo EPT di Barcellona ho fatto l’errore di sedermi con gli svedesi al tavolo: sono dei duri veri. Martin Jacobsen e William Thorson picchiavano duro con rilanci pesanti e non mi permettevano di entrare in gioco. Ho perso un pò in quel week-end”.
E online? Raccontaci qualche storia interessante.
“Eh… Ti parlo di parecchio tempo fa, prima dell'ingresso del poker online in Italia. Avevo appena versato 800$ su un sito. Gioco per 14 ore di fila in heads-up ai livelli 1$/2$. Faccio una pausa ed in tasca mi ritrovo 8.000$. A questo punto non riesco a fermarmi: il giorno dopo, passo dal letto al pc e rigioco per altre 14 ore filate ed arrivo a trasformare i miei 8.000 in 18.000, alzando i limiti a 2$/4$ e 3$/6$. Il terzo giorno continuo nel mio rush e grindo i tavoli 5$/10$ e 10$/20$. Incredibile ma riesco a guadagnare 34.000$”.
Bene, ti sei fermato o sei andato avanti?
“Purtroppo ho deciso di proseguire e alzare ancora di più l’asticella: 25$/50$ contro un russo che rilancia sempre a 400$. Dieci colpi così e mi innervosisco, inizio a perdere e non voglio farmi mettere i piedi in testa. Non è possibile che abbia sempre un punto in mano. Lo becco con 5-3 off e penso: stasera mi alzo con 100.000$. Ma non è così: gli tiro una trappola su un altro tavolo con Q-Q e guadagno un po’ ma sempre con Q-Q, sul suo rilancio pesante, decido di chiamare, lui gira A-A e perdo 7.500$. Sono nervosissimo, sbaglio una mano e perdo altri 10.000$”.
Morale della favola? Cosa hai deciso di fare?
“Alla fine capisco che non è aria e preferisco fermarmi: in tutti i casi, in quattro giorni, chiudo con 17.000$ in tasca ma i rimpianti sono molti”.
Naturalmente tu sei un pro ed è normale a certi livelli convivere con gli swing, se si ha un bankroll adeguato. Ma quali sono i tuoi inizi? Cosa ti ha avvicinato al poker?
“Io per un anno ho giocato da solo in casa, non conoscevo nessuno nel poker. Non sono ricco di famiglia e vedevo in questo gioco una possibile alternativa”.
Sponsor in vista?
“Ho avuto diversi contatti ma al momento nulla di concreto. Vedremo...".
Progetti futuri?
“Devo essere onesto: non lo voglio fare per tutta la vita. E’ molto stressante: ho passato un mese nerissimo, è dura vivere quei momenti. Il mio obiettivo è quello di mettermi da parte una bella somma e investire in un’attività che darei in gestione ai miei amici di Roma. Questa è la mia idea. Dare lavoro a persone a me vicino e staccare con questi ritmi nel poker”.
E tu cosa farai?
“Mi dedicherò solo ai live”.