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Joao Barbosa nel team Full Tilt

Dati alla mano, e' uno dei migliori giocatori emergenti del 2008, perlomeno per quanto riguarda i tornei live. In piu', oltre ad essere il primo portoghese nella storia ad essersi aggiudicato un EPT, Joao Barbosa e' diventato il giocatore più vincente di tutti i tempi, nel suo paese. Non sorprende affatto, allora, se Full Tilt lo ha appena messo sotto contratto, facendolo diventare "red pro" a tutti gli effetti.

Un riconoscimento che appare meritato, anche perchè coniuga l'abilità dimostrata dal giovane portoghese (che ovviamente ora dovrà confermare le sue qualità nel lungo periodo, ndr) e prevedibili esigenze di marketing per Full Tilt, che così allunga i suoi "tentacoli" anche in terra lusitana.

L'investimento della poker room appare comunque ben piazzato, anche in considerazione del palmares collezionato da Joao Barbosa, dal maggio 2008 al gennaio 2009:

2 vittorie:
Unibet Open Madrid - 115.800€
EPT Varsavia - 367.140€

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3 ITM:
EPT Londra 2008- 13.052£ (26°)
EPT PCA 2009 - 22.500$ (71°)
EPT Deauville 2009 - 6.225€ (57°)

In bocca al lupo a Joao per la nuova avventura su Full Tilt, che sembra sia iniziata decisamente bene perchè, nel frattempo, Joao si è piazzato a premio nell'evento finora più ricco delle FTOPS XI, il numero 10. Barbosa è giunto 335° per 655$. Nulla che cambi la vita, s'intende. Ma un buon inizio online, per il nuovo red pro...

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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