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Jonathan Duhamel: parla il chipleader dei November Nine

La concentrazione di Jonathan Duhamel durante il MECon uno stack che sfiora i 66 milioni in fiches, ha quasi un terzo delle chips totali in gioco, ed un vantaggio sul secondo classificato di 20 milioni: a 22 anni, il canadese Jonathan Duhamel ha la concreta opportunità di diventare il primo rappresentante del proprio Paese a vincere il Main Event WSOP.

Ho iniziato a giocare a poker circa cinque o sei anni fa con amici – racconta Jonathan – ma è solo da un paio d’anni che ho preso a farlo seriamente, e sono diventato un professionista giusto da un anno, dopo essermi laureato in economia”.

Nonostante al momento sieda in cima al torneo più prestigioso al mondo, Duhamel è principalmente un giocatore di cash game, disciplina in cui dichiara di giocare dagli 8 ai 10 tavoli a partire dal livello $2/$4 fino ad arrivare al $10/$20: “Ho una solida chipleading, questo è certamente confortante e cercherò di sfruttarla facendo molta azione: il tavolo è comunque duro, ci sono molti giocatori capaci e sarà quindi importante non commettere errori”.

Aggressività che il canadese ha già mostrato ampiamente durante le lunghe ore che sono andate a formare il tavolo finale, dove tutti giocavano piuttosto chiusi, situazione di cui Duhamel ha saputo approfittarsi: “Ero sorpreso di veder giocare tutti in modo tanto conservativo: nonostante entrare a far parte dei November Nine sia certamente un traguardo importantissimo, nel payout ballano milioni di dollari fra una posizione e l’altra”.

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Jonathan sembra voler interpretare a pieno il suo ruolo di favorito, non lasciandosi sfuggire un’occasione pressoché irripetibile, per lui che pur avendo già raggiunto alcuni traguardi nei tornei live non è mai arrivato a giocarsi qualcosa di tanto importante: finora in carriera può infatti vantare due piazzamenti alle WSOP 2010 ed un decimo posto all’EPT di Praga poi vinto da Bonavena.

Pertanto, comunque vada questo sarà di gran lunga il suo risultato più importante in carriera, ma sicuramente partire con un vantaggio tanto importante in chips ed essere un giocatore tutt’altro che sprovveduto sono fattori che spingeranno Jonathan Duhamel a non puntare a nient’altro che non sia il braccialetto del Main Event WSOP.

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