“Kagome Kagome” è considerato uno dei migliori specialisti dei giochi Limit heads-up negli High Stakes online di Full Tilt Poker, dove è conosciuto anche come “IHateJuice”. Con Phil Ivey e Patrik Antonius ha dato vita ad appassionanti sfide nei tavoli 300$/600$ Fixed Limit Hold’em.
Il giovane player tedesco, in una video intervista su PokerStatic, ha gettato la maschera ed ha svelato il proprio volto, ma non ha voluto ancora rivelare la sua reale identità: il nome rimane top secret. Il 21enne studente universitario, ha così mantenuto l’anonimato ma ancora per quanto? Con il viso scoperto, presto qualcuno lo riconoscerà nel suo paese.
Nell’intervista video, "Kagome Kagome" ha raccontato il motivo per il quale ha dovuto cambiare il nick name: “I responsabili di Full Tilt Poker ritenevano che IHateJuice fosse troppo offensivo e avesse un doppio senso a sfondo razzista. Sinceramente ho aperto il conto tre anni fa e non ricordo con precisione il processo mentale che aveva determinato la scelta. Il nome mi piaceva perché era originale. Le mie intenzioni erano quelle di non offendere nessuno. Pensavo fosse un nick provocatorio e divertente anche se non ero consapevole che avesse un significato anche offensivo e razzista. In Germania questo tipo di cose non sono un tabù come in altri paesi”.
Il cambio del nick è costato molto al 21enne studente tedesco: “IHateJuice” gli aveva portato bene ed il suo conto era in attivo di 615.000$. A gennaio di quest’anno, è stato costretto a cambiare e non è stata una scelta molto fortunata: al momento è in rosso di oltre 2 milioni di dollari. Il giovane talento ha spiegato che ha trovato molta difficoltà nel trovare action nei tavoli nosebleed di Full Tilt Poker nei giochi Limit. “Sono stato fermo per lunghi mesi. E’ molto frustrante poter giocare solo contro gente come Phil Ivey e Patrik Antonius, oltretutto un numero limitato di mani. Per questo motivo sto cercando di sviluppare e migliorare il mio gioco. L’ambizione personale è quella di riuscire a diventare il miglior giocatore del mondo”.